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Pam torna a Lucca e punta sul format local

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pam local

Dopo tre anni di assenza, il Gruppo Pam torna a Lucca dove operava fino al 2013, anno in cui il punto di vendita dell’insegna passò il testimone a Conad. L’azienda sta ristrutturando la ex sede dell’Unipol banca di via San Paolino 14 dove intende aprire una superette Pam local. Non è ancora stata definita la data di apertura. L’ipotesi è che possa essere inaugurato entro un mese dall’inizio dei lavori.

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Vendite in aumento per il brand Consilia

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Consilia Consorzio Sun

Crescono i prodotti della marca del distributore del brand Consilia, la private label di proprietà del consorzio SUN (Supermercati Uniti Nazionali) composto dalle aziende Italmark, Gruppo Gabrielli, Alfi, Gros e Cadoro. Nel periodo gennaio-novembre 2016 le vendite hanno fatto registrare un incremento del 22% contro un aumento registrato in Italia dell’1,1%.

L’incremento di Consilia. I dati sono stati diffusi dalla Business Intelligence del Consorzio SUN e sono frutto di un’analisi brand consilia pl consorzio Sundelle vendite in valore dei dati IRI relativi al totale Italia. Nel periodo preso in esame, per quanto riguarda il brand Consilia, l’incremento più consistente delle vendite ha riguardato i prodotti del freddo con un +40,1% seguiti da quelli della cura persona +26,8%, drogheria alimentare +24,6%, cura casa 20,6%, ortofrutta 19,9%, bevande 9,3% e pet care 8,3%. “Il 2016 ha segnato il quarantesimo anniversario dalla costituzione del nostro consorzio che è uno dei più antichi d’Italia Direttore_Stefano-Rangoed ha segnato anche il superamento del 3% della quota del mercato nazionale – dichiara Stefano Rango, direttore generale del Consorzio SUN – Supermercati Uniti Nazionali – Risultati che ci riempiono di orgoglio e che ci permettono di guardare al futuro con l’obiettivo di migliorare ulteriormente le nostre performance aziendali nel corso del 2017”.

La marca del distributore. Secondo le rilevazioni Nielsen, riferite all’andamento generale rilevato in Italia, nel mese di novembre: “La Marca del Distributore continua a crescere con una quota che nell’ultimo mese è pari al 18,6%, in aumento di 0,3 punti rispetto allo stesso mese del 2015”. Il trend di fatturato si conferma positivo per ipermercati e supermercati (+1,7%) dove il largo consumo confezionato cresce del +2,2% e il fresco a peso variabile risulta in progresso del +3,6%. Anche se i grandi ipermercati, con metrature che superano i 4500 mq, risultano in lieve arretramento (-0,2%). Crescono i Discount con un +0,8%.  Negativo il non food (-2,4%). Il Grocery realizza a novembre una crescita a volume del +2,4% e a valore del +1,7%. Gli unici format in calo a rete corrente sono i Liberi Servizi (-4,8% a valore), gli Specialisti Drug (-1,8%) e i Super 400-799 mq (-0,3%).

 

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Natuzzi ha aperto 54 nuovi store nel 2016

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Sono 54 i nuovi store che Natuzzi ha inaugurato in tutto il mondo nel corso del 2016, in particolare: 17 in Europa, 9 nelle Americhe e 28 in Asia-Pacific. Inoltre, tra il 2016 e le prime settimane del 2017, Natuzzi ha acquisito 8 negozi Natuzzi Italia in USA (7 in Florida e 1 in Pennsylvania), 3 in Messico e 5 negozi Divani&Divani by Natuzzi in Italia.

“Grazie agli investimenti fatti in questi anni, Natuzzi è diventata la marca più conosciuta al mondo tra i consumatori di beni di lusso che acquistano prodotti di design e arredamento – ha dichiarato Pasquale Natuzzi, presidente ed amministratore delegato di Natuzzi. Ora dobbiamo capitalizzare la notorietà di marca raggiunta intensificando il piano di espansione retail. Il nostro obiettivo è costruire un contatto sempre più stretto con loro, continuando a offrire attraverso i nostri negozi un’esperienza di acquisto unica”.

La scelta di investire sulla propria catena retail e puntare sulla distribuzione diretta attraverso i negozi di proprietà ha l’obiettivo di spingere le vendite del brand, controllando direttamente l’intera catena del valore. In linea con questa visione strategica, l’azienda ha dato vita al nuovo modello organizzativo che prevede la costituzione di una Natuzzi Division, diretta da Nazzario Pozzi, che si occupa della completa gestione del brand e del retail, inclusi sviluppo del prodotto, marketing, merchandising, vendite e comunicazione.

Nel corso del mese di gennaio 2017 sono stati aperti due nuovi negozi Natuzzi in Spagna. Durante il 2017 sono pianificate nuove aperture in Cina, Brasile, Italia, UK, Svizzera e Stati Uniti. Contemporaneamente, Natuzzi continuerà il processo di razionalizzazione del portafoglio retail nel mondo per raggiungere i consumatori attraverso una strategia distributiva omogenea.

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L’insegna SuperRisparmioso si espande in Campania

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SuperRisparmioso_Vitulazio1

La nuova insegna di proprietà Multicedi è SuperRisparmioso che, dopo le prime aperture di Fratte e Mariconda, in provincia di Salerno, fa il suo ingresso a Vitulazio, in provincia di Caserta, al Km 199 della strada statale Appia, arteria ad alto scorrimento che collega molte località dell’Agro Caleno con comuni come Capua e Santa Maria di Capua Vetere. Il nuovo format, che applica una politica prezzi vantaggiosa proponendo comunque grandi marchi, si espanderà in altre aree della regione Campania. SuperRisparmioso_Vitulazio5

 

Lo store. Il negozio inaugurato oggi si sviluppa su una superficie di 1.200 metri quadrati, vanta più di 10.000 referenze e reparti assistiti da personale specializzato: ortofrutta, macelleria, salumi e formaggi, e panetteria. Il pane e derivati sono prodotti direttamente nel punto di vendita, così come sono sempre a disposizione della clientela piatti pronti realizzati in loco. Tra i servizi propone  Ricaricard che consente un ulteriore risparmio con l’accumulo di crediti che si trasformano in sconti per ogni euro di acquisto.

 

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In Texas lo store hi-tech di Walmart

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Nella cittadina di Tomball, in Texas, Walmart programma di aprire un nuovo store altamente tecnologico e innovativo.  All’interno del negozio, che sarà realizzato a 25800 Kuykendahl Rd., troveranno spazio la prima clinica di cura Walmart cura e il primo Chobani Cafe in Texas.

L’inaugurazione è programma per la metà del mese di febbraio, avrà un grande ingresso con ampie vetrate e corsie ad hoc per riempire i carrelli, con l’aiuto di personal shopper. Si potrà effettuare la scansione mobile sul codice a barre degli articoli e pagare direttamente alla cassa.

 

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Carrefour Express sostiene la lotta contro i tumori

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Ieo Women’s Cancer Center è un centro dedicato alla prevenzione e alla cura dei tumori femminili. Carrefour ha coinvolto 570 store Express diretti e in franchising su tutto il territorio nazionale per il sostegno al progetto Un aiuto Express. Il ricavato, ossia 225.000 euro sono stati destinati alla Fondazione IEO – CCM.  Il progetto, i cui risultati sono stati presentati oggi in occasione di un incontro a Milano, non ha previsto solamente la donazione del 5% del ricavato dalla vendita dei prodotti scelti in collaborazione con un ampio numero di fornitori che hanno voluto affiancare Carrefour, ma anche il coinvolgimento di molte persone attraverso attraverso due concerti a Torino e Genova e una charity dinner a Milano. La raccolta ha anche potuto contare su una call to action esterna ai punti di vendita grazie ad una campagna adv che ha previsto uno spot radio.

Gabriele di Teodoro, direttore prossimità Carrefour Express. sottolinea: “Siamo orgogliosi dei risultati di questa iniziativa che ha avuto la capacità di coinvolgere i nostri clienti in un progetto importante e dal grande valore sociale”. Daniela Pezzi, segretario generale Fondazione IEO – CCM, aggiunge: “La partnership con Carrefour Express è per noi di grande valore non solo per il ritorno di raccolta fondi, ma anche per il profondo significato di responsabilità sociale che l’azienda ha dimostrato scegliendo di affiancarci in questo progetto innovativo”.

 

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Conad potenzia la propria presenza a Forlì

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Forlì accoglie un nuovo supermercato Conad, realizzato nel quartiere Cava, in piazzale Pier Luigi Giovagnoli 3. Lo store, di proprietà dei soci Marco Leroy e Marco Tumaini, sarà inaugurato domani. Per la sua realizzazione sono stati investiti circa 5 milioni di euro. Si sviluppa su una superficie di oltre 1.300 metri quadrati di superficie di vendita e dispone di un parcheggio da 200 posti auto, attrezzato anche con una colonna di ricarica per le auto elettriche. Il team di lavoro è formato da 50 addetti di cui dieci neo assunti. I restanti 40 provengono dal supermercato Conad di via Conca sostituito dal negozio che si inaugura domani. La struttura sarà aperta tutti i giorni con orario continuato dalle 7 alle 20, domenica dalle 8,30 alle 19.

In parallelo alla realizzazione del negozio sono stati avviati interventi di miglioramento urbanistico per un valore di oltre 300mila euro, come la costruzione di 580 metri di pista ciclabile. CIA-Conad ha inoltre costruito e attrezzato 9.000 metri quadrati di nuovi parchi e giardini a disposizione del quartiere.

 

 

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Nei Carrefour di Palermo in vendita biglietti per tram e bus

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A Palermo i biglietti per il tram e l’autobus, il ticket parcheggio Zona Blu e il pass giornaliero per la ZTL (zona a traffico limitato) si possono acquistare in tutti i punti di vendita Carrefour Market presenti in città. È stato infatti siglato un accordo tra Amat, l’azienda municipalizzata auto trasporti, e Carrefour che in città è presente con sedici strutture.  Biglietti, ticket e pass saranno disponibili, tutti i giorni. Indirizzi e orari di apertura sono disponibili sul sito www.carrefour-sicilia.it.

Lo scopo dell’iniziativa è di assicurare la capillarità sul territorio della rete di vendita e maggiore facilità di accesso all’acquisto.

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Mercatone Uno, la cessione è più flessibile con il nuovo bando

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I tre commissari straordinari che da giugno 2015 gestiscono Mercatone Uno per riportarla fuori dallo stato di insolvenza e liquidazione e rimetterla sul mercato sana o almeno con tutti i fondamentali a posto, hanno presentato oggi a Milano, insieme a Gaetano Gasperini (in foto),  nuovo direttore generale di Mercatone Uno, nella sede di Simmons&Simmons i lineamenti programmatici del nuovo bando internazionale di vendita, con l’autorizzazione del Ministero dello sviluppo economico.

Il nuovo bando
ll nuovo disciplinare di gara si distingue dal precedente per due sostanziali fattori: il perimetro della cessione più flessibile (cioè: si potranno acquisire parti di esso, “senza per questo creare i presupposti dello spezzatino” ha precisato uno dei Commissari straordinari) e un prezzo di riferimento non vincolante e soprattutto con valore di partenza più basso (220 milioni di euro) rispetto al primo (280 milioni). Questa nuova stima di 220 milioni rappresenta “una valutazione precisa e giusta -ha aggiunto Vincenzo Tassinari– che include l’avviamento e il valore delle posizioni immobiliari. Il nuovo prezzo di riferimento non vincolante comprende i 23 immobili di proprietà”.
Le offerte vincolanti dovranno essere presentate entro le ore 18 del 17 maggio 2017, secondo le modalità previste dal disciplinare di gara, disponibile (dal giorno 15 febbraio 2017) sul sito www.mercatoneunoamministrazionestraordinaria.it

I Commissari Straordinari di Mercatone Uno: da sin. Stefano Coen, Vincenzo Tassinari, Ermanno Sgaravato

I Commissari Straordinari di Mercatone Uno: da sin. Stefano Coen, Vincenzo Tassinari, Ermanno Sgaravato

Le offerte saranno valutate in base a tre parametri: prezzo, impegni di mantenimento occupazionale e piano industriale. È chiaro che saranno privilegiate le offerte per tutto il pacchetto (78 punti di vendita: ricordiamo che oggi sono aperti e attivi 59 negozi), che assomma una superficie commerciale di circa 500.000 mq, ma la flessibilità del nuovo bando suggerisce un cautissimo ottimismo sulla possibilità che qualcuno compri tutto il compendio.
Il bando è aperto a operatori industriali e finanziari in grado di garantire una prospettiva industriale a Mercatone Uno, che sta continuando a recuperare quote di mercato nel settore: dal 6,6% di luglio 2015 al 10% del dicembre 2016.

Performance commerciali: +12,3% il fatturato 2016
Mercatone Uno ha chiuso il 2016 con un fatturato di 344 milioni di euro, +12,3% rispetto al 2015. Obiettivi raggiunti anche grazie a una nuova strategia commerciale (che sarà Gasperini a seguire e rafforzare), al recupero di credibilità e al riposizionamento dell’insegna, con il completo rimodellamento dell’offerta e un innovativo approccio al cliente. Tutto con una forte attenzione al contenimento dei costi. A testimonianza del miglioramento dell’attività commerciale e della attrattività del brand MercatoneUno, Gaetano Gasperini ha ricordato ai giornalisti l’incremento (+49%) degli ingressi mensili nei punti di vendita: da 757.000 del giugno 2015 a 1.130.000 di dicembre 2016, “con correlato incremento del numero degli scontrini”.

Nel corso della conferenza stampa i tre commissari non hanno rilasciato dati relativi alla gestione caratteristica del gruppo, ma il risultato netto aggregato del conto economico del Gruppo sarà redatto nelle prossime settimane: sarà certamente negativo (2016) seppur con “deciso miglioramento rispetto all’esercizio 2015, miglioramento che permette all’azienda di presentarsi al mercato con un potenziale di sicuro interesse per gli investitori”. Tassinari ha ipotizzato esplicitamente un possibile break even già alla fine del 2017: la strategia commerciale pensata dai Commissari è già proiettata sul 2018. Non è stato dunque precisato di quanto è diminuita la massa debitoria che, al primo insediarsi dei Commissari straordinari, pesava 520 milioni di euro, tra banche e fornitori.

Mercatone e l’occupazione
Il vero problema di Mercatone è riuscire a mantenere, soprattutto dopo la cessione, l’occupazione dei suoi 3.405 dipendenti, dei quali 2.795 operativi e 610 in cassa integrazione a zero ore. “Ricordo che in Mercatone Uno lavorano intere famiglie -precisa Monica Checcucci, responsabile del personale-. La gestione della Procedura ha consentito, dal giugno 2015 al 31 dicembre 2016, un incremento del 40,4% del numero dei dipendenti richiamati al lavoro, pari a 737 unità. L’incremento dei lavoratori attivi è stato possibile grazie alla riapertura di 17 puntidi  vendita, ubicati in aree ad alto potenziale commerciale”.
La Cassa integrazione straordinaria, scaduta il 13 gennaio 2017, è già stata prorogata fino al 14 gennaio 2018.
In relazione ai provvedimenti giudiziari assunti dalla Procura della Repubblica di Bologna nei confronti di ex azionisti e amministratori del Gruppo e confermati dal Tribunale del riesame, i Commissari – senza entrare nel merito – hanno rappresentato come questi contribuiscano alla migliore tutela dei diritti dei creditori, dei dipendenti e dei clienti del Gruppo, favorendo la continuità aziendale.

 

 

 

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Gambardella rafforza la presenza di VéGé nel sud Italia

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GranRisparmio_VEGE Gambardella

Consolida la presenza al sud l’azienda Gambardella srl, impresa socia di Gruppo VéGé, che sta avviando un restyling dell’insegna Gran Risparmio e del format sempre più orientato verso una filosofia ecosostenibile. Gambardella conta oggi 102 punti di vendita dislocati in sei regioni: Campania, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria. Tra gli obiettivi l’azienda si pone

Attilio Gambardella

Attilio Gambardella

l’ampliamento della rete vendita. Lo conferma  il direttore vendite Attilio Gambardella: “Per quest’anno ci aspettiamo un’ulteriore crescita della rete vendita e guardiamo con ottimismo alla possibilità di raggiungere gli obiettivi di fatturato prefissati”.

La rete distributiva. Gambardella ha portato a termine la clusterizzazione del marchio-insegna per dimensione del punto di vendita. Gran Risparmio oggi si declina in Gran Risparmio Mini per le strutture fino a 250 mq di superficie, Gran Risparmio Super per quelle che vanno da 251 a 800 mq e Gran Risparmio Maxi da 801 a 1500 mq. Tutta la rete distributiva ha inoltre aderito al piano promozionale nazionale di Gruppo VeGé, che prevede un calendario di 25 attività durante l’anno e vuole essere un veicolo per la valorizzazione dei prodotti a marca VéGé.  Sul piano della fidelizzazione, l’insegna ha introdotto nei propri store nuova fidelity card Fidicard  brandizzata Gran GRAN-RISPARMIO-FIDELITY-CARD-OKRisparmio e Gruppo VéGé.

Il commercio online. L’offerta assortimentale di Gambardella è disponibile anche sul web, all’interno del  www.gambardellasrl.it dedicato ai titolari dei punti di vendita in affiliazione e ai clienti che acquistano direttamente dal CE.DI. Nel portale sono state catalogate tutte le 20.000 referenze food e non food che compongono l’attuale offerta, con ciascun articolo corredato di immagine dedicata e di scheda tecnica.

 

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Gli italiani primi in Europa per gli acquisti online

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san valentino acquisti online

La ricerca annuale Love Index di Mastercard, giunta alla sua terza edizione, analizza le transazioni con carte di credito, debito e prepagate su un periodo di tre anni, e rivela che, in questo periodo, la spesa complessiva dei consumatori, nel mondo, ha registrato un aumento del 49%. Inoltre, i dati evidenziano un aumento del 37% delle transazioni online a livello globale.

Secondo la ricerca, la maggior parte degli acquisti per San Valentino vengono effettuati all’ultimo minuto, il 13 di febbraio: negli ultimi tre anni si sono registrati oltre 47 milioni di transazioni in questa sola giornata. I dati degli ultimi anni hanno anche mostrato come la spesa nei ristoranti abbia registrato un’impennata del 102% dal 2014 ad oggi.

Come e cosa acquistano gli italiani a San Valentino. Gli italiani sono sempre più digitali. Infatti le transazioni eCommerce degli italiani durante San Valentino sono aumentate del 405%, dal 2014 al 2016, dato che pone gli Italiani primi Infografica_Mastercard_Love Indexnella classifica Europea. In Italia la spesa media durante il periodo di San Valentino ha registrato un aumento dell’83% rispetto al 2014 e una crescita delle transazioni totali pari al 112%, tra i più alti in Europa. Analizzando i dati relativi al 13 febbraio negli ultimi tre anni (dal 2014 al 2016), emergono oltre 600.000 transazioni online e in store effettuate in Italia. La vendita dei fiori ha registrato un aumento di solo 5%.

I consumatori stranieri. La ricerca analizza il comportamento dei consumatori in oltre 200 paesi nel mondo, mettendo in risalto le peculiarità e le differenze tra i diversi paesi. Nel mondo il tocco personale è ancora importante: a livello globale, il 95% delle transazioni che riguardano il giorno di San Valentino avviene di persona. Unica eccezione l’America Latina con un aumento del 250% degli acquisti online dal 2014 al 2016, seguita da Medio Oriente e Africa, con un aumento del 56%. In Europa a San Valentino la maggior parte degli acquisti riguarda i soggiorni in hotel o motel (35%), con un aumento del 50% negli ultimi tre anni. Gli europei detengono il primato, a livello globale, di acquisti online con il (19%) degli acquisti effettuati tramite siti e-commerce. Il settore che negli ultimi tre anni ha registrato la crescita maggiore in questo periodo, è quello della ristorazione, con un aumento del 67%. In America Latina la vendita di fiori e gioielli sono aumentate rispettivamente del 271% e del 66% dal 2014 al 2016.       Negli Stati Uniti il 44% degli acquisti riguarda cibo e ristoranti, registrando, a livello globale, la crescita maggiore dal 2014 (+130%), seguono hotel e motel (+57% negli ultimi tre anni). Il 90% degli acquisti degli americani viene fatto di persona, direttamente in negozio. In Medio Oriente e Africa, a San Valentino, la maggior parte degli acquisti riguarda hotel e motel (43%), seguiti subito dopo dai gioielli (22%). Gli acquisti vengono effettuati di persona dal 75% dei consumatori. Negli ultimi tre anni la vendita dei fiori in questi paesi ha registrato una crescita pari al 22%.

 

 

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Pam local prosegue l’espansione del franchising

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pam local marghera

Fa il suo ingresso a Marghera (Ve), in località Catene, in via Trieste 114, il primo punto di vendita Pam local in franchising della città, sviluppato su una superficie di 290 metri quadrati. È il 44esimo store in Italia e il secondo del Veneto oltre a quello di Padova. Lo store propone circa 3.200 referenze e offre lavoro a una decina di dipendenti, tutti under 28.

Lorenzo Seccafien, direttore vendite franchising Pam local, afferma: “Il punto di vendita di Marghera si aggiunge a quelli in franchising già aperti a Roma, Civitavecchia, Firenze, Torino, Padova: nuova dimostrazione del crescente interesse degli imprenditori verso questo nuovo format che sta registrando grandi successi.”

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Crai punta sul format Extra

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Crai Extra Tortolì 1

Il Gruppo Crai continua a investire nel format di grandi superfici a insegna Crai Extra pensato per le strutture  con dimensioni comprese tra gli 800 e 2500 mq.

La nuova insegna rientra nel progetto di rilancio dei format Crai. Il nuovo format è stato lanciato nella seconda metà del 2016 con l’apertura di tre negozi Crai Extra: due del socio F.lli Ibba, in Sardegna, nei comuni di Oristano in via Cagliari e di Tortolì in Logo Crai Extravia Garibaldi, e uno del socio Crai Tirreno nel comune di Monterotondo in Via Salaria, Lazio. Dopo i primi mesi di apertura, i risultati raggiunti hanno spinto l’azienda a proseguire il progetto che verrà quindi sviluppato su tutta la rete.

 

Il 16 febbraio prossimo sarà inaugurato il quarto negozio Crai Extra in Calabria, nel comune di Cirò Marina (KR) in via Togliatti, del Socio Regina. Nell’assortimento sarà dedicato ampio spazio alle linee di prodotto a marchio, dalle più convenienti a quelle premium, come Piaceri Italiani, a quella biologica Crai Bio, nonché alle iniziative promozionali e ai progetti speciali. Ci sarà una forte presenza dei reparti serviti, con un’elevata specializzazione in termini di qualità, di assortimento e di spazi dedicati. Ruolo centrale sarà poi riservato ai freschi e ai prodotti locali.

 

 

 

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Percassi potenzia l’insegna Lego® sul territorio

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Lego store Marcianise

Si espande sul territorio italiano l’insegna del Gruppo Percassi Lego® che inaugura il 22 febbraio il suo settimo store. La struttura si trova a Marghera (Ve), all’interno del centro commerciale Nave de Vero, in via Pietro Arduino 20. Tra i servizi proposti al cliente c’è Pick a Brick che permette di acquistare mattoncini sfusi tra una vasta scelta di pezzi disponibili; il Build a mini per costruire, personalizzare e acquistare la propria minifigure, scegliendo ogni più piccolo dettaglio del personaggio collezionabile Lego, dal cappello al colore degli abiti. L’assortimento prevede anche prodotti della linea Lego Creator Expert.

Il piano di sviluppo prevede una serie di nuove aperture nel corso dei prossimi anni.

 

 

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Editoriale: “Il futuro ha gli occhi di un bambino”

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Felice di dedicare la cover story di questo numero al Think Tank Award, il premio che mette in luce i progetti dei giovani dedicati al retail. Una gara combattuta a colpi di idee, innovazione, squadre fortissime cui non manca né il know-how né l’inventiva e neppure un sano livello di competizione. Gdoweek ha 60 anni ma è un giornale giovane, un settimanale la cui ambizione è scrivere sempre la “prossima” notizia, cogliere l’ultima tendenza (nel mondo del retail, ovviamente), e ogni volta che diamo spazio a un progetto Think Tank (in pratica in tutti i numeri) sento che questa ambizione trova soddisfazione.  Il successo di questa edizione, l’interesse dimostrato dai retailer che si sono prestati (e li ringrazio di cuore) a leggere e giudicare i progetti, mi conferma che stiamo (tutti) imparando quanto è importante ascoltare il futuro, quanto sia importante ibridare il genio dell’esperienza con quello dell’inconsapevolezza. Mi piacerebbe un giorno provare con i bambini far costruire a loro il negozio, il super del futuro, Stefano Paschina, patron di Ludum, scuola dell’infanzia iperinnovativa ha fatto costruire loro “La città leggera” e indovinate la prima cosa che è sparita? La burocrazia…

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Il retail visto con gli occhi dei Millennials

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Il mondo del retail è da sempre molto attento all’innovazione e il Think Tank Award, il progetto nato cinque anni fa da Gdoweek e dall’Università Commerciale Luigi Bocconi, ne è sempre stato testimonianza. I progetti vincitori nelle rispettive categorie, premiati quest’anno, per l’edizione 2015-2016, in occasione della fiera Marca di Bologna, sono riassunti in queste pagine: ne abbiamo parlato con le aziende e i professionisti coinvolti nella giuria, chiedendo loro di fare un bilancio ed evidenziarne le tendenze.

Gli occhi dei ragazzi rappresentano per tutte le aziende un’importante apertura verso l’innovazione. “La loro presenza è fondamentale -afferma Mario Gasbarrino, presidente e Ad di Unes-: noi adulti dobbiamo dare loro spazio e accettare qualche errore”. Rispetto ai progetti, prosegue l’Ad, “Ho rilevato la tendenza a portare sull’offline i vantaggi del digitale, con una maggiore interazione, in modo da rinnovare l’esperienza d’acquisto verso una maggiore personalizzazione. È stato interessante osservare come alcuni lavori candidati abbiano trasformato in opportunità di business il soddisfacimento di esigenze sino ad ora inesplorate in ambito retail. Inoltre, uno sforzo trasversale è stato quello di affiancare al modello di business principale altre modalità di ingaggio a volte molto distanti dall’attività primaria. Apprezzabile anche la capacità di identificare nuovi modelli a partire da settori tradizionali, senza snaturarli”. Un dato evidenziato anche da Eleonora Graffione, presidente del Consorzio Coralis: “Per assurdo, la generazione che oggi ha 20-30 anni è ipertecnologica, ma anche tradizionalista sotto certi aspetti. La proposta di format legati alla mamma e alla nonna, qualcosa di vicino e accogliente, è un segnale da cogliere”.

In questo contesto, lo store subisce una trasformazione. “Da luogo dove avviene una transazione commerciale diventa un ambiente vitale dove è piacevole ritrovarsi e vivere una vera esperienza, elemento che dà molta ispirazione per  i nostri pdv -afferma Grégoire Kaufman, direttore merci e marketing di Carrefour Italia-. Non a caso si torna ai valori della famiglia: è il contro-effetto della modernità. Un’altra tendenza è quella del cibo come benessere e cura, e l’ambiente, tendenza che si allarga dal food a tutte le categorie. Da sottolineare, l’ecosistema che si è sviluppato tra digitale e store fisico, con un rinnovato interesse per il negozio tradizionale”.

Paolo Mamo, presidente e Ad di Altavia Italia, evidenzia, invece, “la maggiore maturità dei Millennials verso la tecnologia, molto presente e mai prevaricante. Nel progetto vincitore, Hubdate, lanciano un ponte per la costruzione di un linguaggio comune con una generazione diversa”. Citando la visione Olivetti, Mamo spiega come i giovani posseggano la capacità di cambiare orizzonti e punti di vista. “Su questa base abbiamo costruito Altavia Lab, laboratorio di ricerca e sviluppo, attivo dal 2016 e focalizzato sui giovani talenti. Il tema è integrare questa creatività con il resto dell’azienda in un mix armonico di esperienza e visione. Il mio sogno è accogliere in azienda più del 30% di persone sotto i 30 anni d’età”. Certo l’autoreferenzialità rimane un rischio, ma …“vince l’innovazione, perché un’idea veramente nuova e geniale è di per sé fattibile. E nel retail tradizionale sono spesso proprio le idee a mancare”.

Progetti complessi e accurati nella fase di ideazione e progettazione, sottolinea Francesco Morace, presidente di Future Concept Lab: “In chiave di people knowledge innovation, ho visto proposte sviluppate a partire dall’ascolto sul campo dei potenziali consumatori, sulla base di ipotesi di ricerca precise. Infine la ricerca all’ibridazione del pdv come spazi hub”. Anche la tendenza alla sintonia con l’identità valoriale dei rispettivi gruppi di lavoro viene apprezzata da Morace, accanto all’attenzione a nuclei generazionali considerati poco interessanti in passato, quali kids o senior. “Viceversa, si percepiva una certa sfiducia nell’osare format con un maggiore portato di innovazione”. Difficile raggiungere l’equilibrio tra fattibilità e innovazione.

“Ritengo  che  il  coinvolgimento  dei  giovani,  all’interno di determinati processi, sia fondamentale -dichiara Marco Bordoli, Ad Crai Secom-, perché consente a tutti di ampliare le “vedute” attraverso stimoli interessanti e creativi. In questa edizione del Think Tank sono state presentate idee brillanti che mi hanno colpito molto e di cui farò tesoro per trarre spunti di applicazione futuri”.

L’aspetto interessante secondo Giorgio Santambrogio, presidente Adm e Ad di Gruppo VéGé, non sono solo i progetti in sé, quanto “l’avere ben intercettato le esigenze di un target nuovo come i Millennials, anche a livello transnazionale. Occorre però fare sempre attenzione ad integrare armonicamente l’innovazione estrema con il mainstream e questo ruolo deve essere assunto da un top management d’esperienza e nel contempo aperto. Ai ragazzi in ogni caso suggerisco di essere maggiormente orientati non solo verso una realizzazione prototipale ‘one shot’, ma piuttosto verso qualcosa che si può replicare su larga scala. Avere una fucina di idee come questa è comunque intrigante perché permette di elaborare intuizioni che diventano nuovi progetti”. Ma allora quanto deve pesare la considerazione sulla fattibilità economica? “Poco o niente -risponde Gasbarrino-: è più importante che l’idea sia vincente e disruptive; alla sostenibilità si penserà dopo. A meno che la realizzazione dell’idea non prosciughi tutte le risorse dell’azienda”. Anche Kaufman sottolinea come i giovani facciano invece fatica a fare cose totalmente diverse: “Dov’è il sogno vero? La costrizione economica per un progetto di questo tipo secondo me non ha molto senso, mentre ce l’ha a livello pedagogico. Se facciamo il conto economico di una innovazione prima di farla vivere, la uccidiamo subito”.
Troppo ancorati a un layout tradizionale, invece: questo il parere di Eleonora Graffione, presidente del Consorzio Coralis: “Ho visto tante buone idee, ma non un progetto che mi abbia davvero emozionato. Forse la scuola è troppo ancorata al passato, e infatti spesso la vera formazione avviene in azienda. Purtroppo però, il passaggio generazionale è difficile, quindi interveniamo con corsi di formazione e occasioni di lavoro che mettano insieme le generazioni”; eppure, “Diverse idee mi sono piaciute molto -dichiara Mario Galietti, responsabile divisione Shopper Based Design di Procter & Gamble- anche se alcuni progetti che, scritti meno di un anno fa erano novità sul mercato, oggi non sono più tali perché qualcuno li ha realizzati. Nell’insieme, però, ho trovato grande maturità nel ripensare i format in chiave innovativa, a volte con elementi di ingenuità legati all’inesperienza. Ma, si sa, il retail probabilmente è uno dei business più articolati e complessi”.

Certo è che la voglia di lavorare nell’ambito del retail cresce. “Non riusciamo a soddisfare tutte le richieste che crescono molto anche per conseguenza dell’online -spiega Sandro Castaldo, Università Bocconi che di Think Tank è stato uno degli ideatori-; eppure un numero crescente di studenti dei nostri master finisce per lavorare presso le principali insegne, mentre, poco tempo fa, ad attrarre era soprattutto l’industria di marca. L’importante è che l’Università dia strumenti che possano essere implementati facilmente e non una conoscenza solo teorica”.  Secondo Monica Grosso la percezione della carriera nel retail si divide in due: da una parte i Paesi più avanzati (Francia, Stati Uniti, Uk), dove c’è domanda anche perché i ragazzi considerano la gdo uno sbocco formativo importante; dall’altra Spagna e Italia, dove esiste meno consapevolezza da parte dei giovani di questo settore economico, anche se l’interesse per il retail cresce se si parla di livello executive.  Certo è che, in questi ultimi 5 anni, il Think Tank Award ha visto una notevole evoluzione dei progetti, a vantaggio della dimensione tecnologica e della multicanalità; non sono mancati sviluppi concreti grazie sia a incubatori universitari sia all’interesse delle aziende. “Hubdate è sicuramente il progetto più interessante, perché controintuitivo -prosegue Castaldo-. Gli altri erano più autoreferenziali e focalizzati sul target del futuro, i giovani, che probabilmente tra 20 anni avranno dimenticato il format super, puntando sull’ibridazione”. Da sempre i progetti vengono focalizzati sui temi del momento, “dalla rivitalizzazione del food o alla multicanalità, un tempo nuova -spiega Grosso-; oggi, la preferenza va ad ambiti come la sostenibilità e green”.

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Pewex, focus su freschi, qualità e convenienza

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Grande attenzione ai prodotti freschi, soprattutto alla carne, prezzi molto convenienti uguali in tutti negozi della rete, un’offerta massificata all’inizio dello store o sul mall centrale (proprio di fronte ai banchi al taglio) che evidenzia bene le iniziative promozionali, uno stretto legame con i dipendenti, basato sulla loro professionalità e sui loro mestieri, una vera e propria partnership con i fornitori nel comune obiettivo di realizzare grandi volumi e, quindi, buoni guadagni: queste le linee distintive di Pewex, la catena romana fondata e guidata dai fratelli Paolo e Sante Cetorelli, fino ad oggi composta da 13 punti di vendita, con una dimensione compresa tra i 1.400 e i 2.200 mq.

“Il punto di forza dei nostri supermercati è rappresentato dai freschi, offerti sia a vendita assistita, con banchi al taglio che propongono da sempre anche offerte scontate per quantità, sia a libero servizio, con esposizioni impattanti, grazie a shop in shop per singole merceologie e a una comunicazione che fa leva sul prezzo” spiega Paolo Cetorelli. “La nostra filosofia è semplice: offriamo prodotti di qualità a prezzi estremamente convenienti, un approccio che ci ha premiato da sempre e che continua a darci soddisfazione”. E i numeri lo dimostrano: nel 2016, Pewex ha registrato un fatturato pari a 300 milioni di euro e l’obiettivo del 2017 è anche più ambizioso. “Quest’anno prevediamo un incremento significativo di fatturato grazie anche alle performance del nuovo store che stiamo per aprire, entro aprile, sempre a Roma nel quartiere La Magliana: sarà il nostro supermercato più grande, sviluppato su un’area complessiva di circa 3.500 mq”.
“I nostri supermercati, a fronte di un assortimento di base profondo e uguale per tutti, si differenziano tra loro ogni volta per integrazioni ‘costruite su misura’ rispetto alle diverse caratteristiche del bacino di utenza”, spiega Sante Cetorelli. Così per l’ultimo supermercato aperto lo scorso anno, che si trova sulla Cassia, nel quartiere Olgiata, uno dei quartieri residenziali top della capitale, è stata  definita  un’offerta  di  fascia  più  alta,  con  un’atmosfera luminosa e più aperta (che ricorda vagamente Esselunga). “Nello store di via Cassia l’impatto delle promozioni è stato parzialmente ridotto, almeno nella corsia di ingresso, a vantaggio di un’esposizione più pulita in grado di dare maggiore evidenza a un’offerta più profonda, in tutte le categorie, nella quale tenere conto anche delle nuove tendenze di consumo”, aggiunge Paolo Cetorelli. Infatti, in questo store, è stata creata un’area focalizzata sui prodotti senza glutine, vegani e bio, quest’ultima in partnership con Aiab Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, così come particolare attenzione è stata dedicata ai vini, per i quali è stato realizzato uno spazio enoteca, in legno, con i vini suddivisi per regione e la presenza anche di vini biologici, senza sulfiti aggiunti. “Inseriremo progressivamente queste referenze anche negli altri store, quando diventeranno un fenomeno consolidato”, precisa Paolo Cetorelli.
In quest’ottica, lo store di Ciampino e quello di Tor Bella Monaca (quello che realizza ad oggi il più alto fatturato, 55 milioni di euro su una superficie di 2.100 mq) rappresentano tipologie di supermercato diverse, anche se le logiche commerciali rimangono le stesse. “Oltre ai prezzi aggressivi, la forza del supermercato di Ciampino, frequentato da una clientela variegata di fascia media, sta nella massificazione della merce e delle offerte, per un consumatore, come quello romano, che ama la quantità, stile mercato e vuole scegliere tra diverse opzioni di una stessa referenza o fare l’affare grazie a promozioni particolarmente efficaci -chiarisce Sante Cetorelli-. Soluzioni che nel super Pewex di Tor Bella Monaca, sono ancora più accentuate, anche per meglio soddisfare i consumatori con redditi bassi. In quest’ottica, accanto al pesce fresco, abbiamo anche un vasto reparto di pesce surgelato anche sfuso, per rispondere a tutte le tasche e necessità”.

La convenienza, infatti, rimane un driver essenziale: così, oltre alle promozioni per quantità, tipiche dei banchi freschi, sono create iniziative a sorpresa, con sconti particolari a fine giornata, piuttosto che promo dedicate a target specifici. “Siamo stati tra i primi ad inventare le promozioni giornaliere per disoccupati ed anziani che prevedono ulteriori sconti sulla spesa in aggiunta a quelli praticati instore -spiega ancora Paolo Cetorelli-. Del resto, il nostro lavoro ci spinge anche a svolgere un ruolo sociale, che tenga conto dei bisogni dei meno fortunati”. Questa politica commerciale deriva sia dalla partecipazione al Consorzio Gros e al Sun, che permettono contratti vantaggiosi nella gestione con le multinazionali e le grandi aziende, sia da un rapporto molto stretto con tutti gli altri fornitori, soprattutto locali. “Con loro siamo riusciti a creare una relazione molto stretta -conclude Paolo Cetorelli- che ci garantisce continuità di offerta, ma anche flessibilità nelle quantità in modo da creare dinamismo e sorprendere i clienti”. Che apprezzano.

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Futuro incerto per otto negozi Trony a Roma

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Trony

Il Tribunale di Roma dichiara il fallimento del Gruppo Edom Spa che nella Capitale controllava otto store a insegna Trony ubicati a Vigna Stelluti, via Tiburtina, Romanina, via Appia, Bufalotta, Cinecittà 2, Ponte Milvio, e via Oceano Pacifico, nei quali erano impiegati 180 lavoratori.

Secondo quanto riporta L’Unico quotidiano la sentenza mette fine alla procedura in concordato fallimentare che aveva consentito ai soci Edom di continuare l’esercizio da marzo del 2015 a oggi. La vicenda giudiziaria sarebbe iniziata anni fa con l’inchiesta per frode e riciclaggio che portò all’arresto, nel 2013, di Alessandro Febbraretti, a capo del marchio nella città capitolina.

L’iter prevede adesso che si proceda con la liquidazione: i creditori potranno presentarsi per l’ammissione al passivo entro il 23 maggio, mentre l’esame è fissato il 22 di giugno. trony

Iniziano intanto a circolare i primi rumors su un possibile interesse da parte di alcune insegne distributive a rilevare le otto strutture. Tra queste ci sarebbe Euronics. Al momento però sono solo ipotesi non confermate.

Per quanto riguarda la situazione lavorativa degli impiegati, gli stessi addetti di Ponte Milvio, Appio, Euroma2 e Domus Romanina hanno espresso la loro posizione in una nota nella quale tengono a precisare che “da più di un mese questa vicenda è stata seguita con serietà, concretezza, e soprattutto grande discrezione, da Michele Baldi, capogruppo della Lista Zingaretti. Lui stesso ha ritenuto opportuno, in modo serio, non far trapelare niente sui giornali proprio per non compromettere tutte quelle iniziative a salvaguardia dei lavoratori nei delicati passaggi che si sono succeduti e di fatto trovando soluzioni concrete che, nel rispetto del ruolo della Magistratura e dei curatori, stanno portando a soluzione la nostra vicenda. Il nostro augurio, considerato che siamo in dirittura d’arrivo, è che non ci siano ulteriori strumentalizzazioni e ingerenze che rischino di ledere una delicata situazione in cui sono coinvolte centinaia di famiglie”.

 

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Deichmann si espande in Sicilia

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Doppia apertura per l’insegna di calzature Deichmann che in Sicilia apre il 23 febbraio due negozi. I nuovi punti di vendita si trovano a Catania e Belpasso (Ct). Il primo è stato realizzato in via Etnea 125-127, in pieno centro cittadino, ad angolo con piazza Stesicoro; il secondo all’interno del centro commerciale Etnapolis.

 

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Coop Alleanza 3.0 lancia l’eCommerce EasyCoop a Roma

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Parte da Roma ma ha una prospettiva nazionale il nuovo servizio EasyCoop, eCommerce lanciato oggi, 20 febbraio, da Coop Alleanza 3.0. I consumatori della capitale potranno trovare in assortimento sul sito oltre 10 mila prodotti, da ordinare online e ricevere a casa. Tra questi anche 3 mila articoli freschi (come frutta, verdura, carne, pesce, salumi, latticini, pane e pasticceria), la gamma completa delle linee a marchio Coop e tante specialità tipiche locali.

Per lo sviluppo e la gestione del servizio Coop Alleanza 3.0 aveva dato vita a inizio 2016 a Digitail, società partecipata specializzata in soluzioni digitali per la vendita al dettaglio. L’obiettivo globale è in linea con la mission retail, come sottolinea Andrea Zocchi, amministratore delegato di Digitail: “I prezzi sono bassi sempre e le promozioni quelle di un ipermercato a cui si vanno aggiungere quelle specifiche del canale online”.

Il modello
EasyCoopEasyCoop serve i consumatori di Roma residenti all’interno del Grande Raccordo Anulare, utilizzando un magazzino dedicato all’eCommerce. Il sito per l’acquisto online punta a proporsi come facile e intuitivo. I clienti possono creare più liste della spesa (anche per altre persone, per esempio i genitori anziani), salvandole e modificandole secondo esigenza. Gli ordini si possono effettuare in qualunque momento, per un importo minimo di 50 euro.

Il servizio di consegna è disponibile dal giorno successivo a quello in cui viene effettuato l’ordine, dal lunedì al sabato dalle 8 alle 22, con fasce e costi personalizzabili e flessibili: da tutta la giornata fino a un minimo di un’ora (per esempio 19.15-20.15), a partire da un contributo per la consegna di 2,90 euro. Il pagamento può essere effettuato direttamente online, oppure alla consegna con carta di credito, prepagata o bancomat.

Per offrire un’ulteriore garanzia, inoltre, i clienti vengono avvisati dell’orario preciso di consegna per sms, con circa una mezzora di anticipo, indicando anche il nome e il codice identificativo dell’addetto incaricato di portare la spesa.

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