Quantcast
Channel: Retail – Gdoweek
Viewing all 7747 articles
Browse latest View live

Tesco lancia due squadre per migliorare rapporto con i fornitori

$
0
0

Le azioni di Tesco per ristrutturare/riequilibrare i rapporti con i fornitori (e non solo per obiettivi commerciali e di redditività: ricordiamo che Tesco ha 5.000 fornitori) hanno sollevato parecchio polverone critico: risale all’inizio di quest’anno la bacchettata del GCA (Groceries Code Adjudicator) secondo il quale Tesco, relativamente al periodo di osservazione 25 giugno 2013-5 febbraio 2015, avrebbe “seriamente violato” i dettami piuttosto vincolanti del Gscop (Groceries supply code of practice) sui tempi di pagamento. Non stupisce, quindi, che il gruppo distributivo leader in Inghilterra, guidato da Dave Lewis, stia per sviluppare due team il cui compito precipuo è quello di seguire e risolvere i problemi, uno di natura tecnica relativa alle fatturazioni, l’altro più orientato alla relazione in particolare con i piccoli fornitori che, soprattutto se nuovi, potranno nei primi 6 mesi dell’inizio del rapporto commerciale farsi accompagnare nel mondo Tesco da un gruppo di professionisti dedicato (“Small Businesses team”). Sono singoli punti di contatto ai quali rivolgersi per chiarire dubbi su prezzi e fatture, tempi e modalità di pagamento.

L'articolo Tesco lancia due squadre per migliorare rapporto con i fornitori sembra essere il primo su Gdoweek.


Vibram apre al retail con la prima Academy di Atene

$
0
0

Il brand di suole Vibram ha aperto il suo primo store monomarca ad Atene, un format che punta su 55 metri quadrati a distinguersi nel mondo delle calzature, offrendo ai consumatori la possibilità di migliorare la performance del proprio paio di scarpe. Al centro della prima Academy la qualità e un’inedita componente di servizio, con scelta personalizzata delle suole Vibram e possibilità di osservare la lavorazione dei calzolai in diretta grazie all’open space con laboratorio a vista.Vibram Academy Athens

Il punto di vendita Vibram Academy è l’evoluzione di Vibram Sole Factor, il truck del marchio che si è fatto originariamente conoscere girando in tour per le strade italiane ed europee e che sceglie così di investire nel retail. L’inaugurazione si inserisce infatti in un più ampio progetto che prevede l’apertura nel 2016 di altri due negozi sulla stessa scia: a luglio a Londra e in autunno a Parigi.

Paolo Manuzzi, General Manager VibramNon solo. Accanto alle Academy, l’azienda aprirà una serie di Vibram Diamond, ovvero dei corner Vibram Sole Factor che verranno allestiti presso una selezione di calzolai già operativi in Italia. “Siamo molto felici di aver inaugurato questa prima Academy, che fa parte di un progetto a lungo termine che ci permetterà di avvicinarci ancora di più ai nostri consumatori finali”, sottolinea Paolo Manuzzi, General Manager Vibram.

Vibram Academy Athens 3Offerta. Nel monomarca è interamente disponibile l’offerta a catalogo: suole dai volumi over ma extralight, suole camouflage, suole in mescola EcoStep per un’alternativa sostenibile e suole dal grip eccellente. Le proposte verranno rinnovate ogni anno, per scarpe che oltre al design funzionale mantengano un’estetica accattivante e di tendenza. Nella prima Academy di Kolonaki Street si trovano ad esempio i nuovi modelli Vibram FiveFingers® (disponibili anche le calze a cinque dita), l’innovativa Furoshiki the wrapping sole, la suola avvolgente, e i Vibram Pet Toys.

L'articolo Vibram apre al retail con la prima Academy di Atene sembra essere il primo su Gdoweek.

Nuovo affondo di Amazon nel largo consumo

$
0
0

Amazon lancerà presto una serie di nuove linee private label in ambito largo consumo, food e non, che vanno da frutta secca, tè, spezie, caffè e vitamine ad alimenti per neonati, pannolini e detersivi; che compariranno sul portale del colosso statunitense a partire dalle prossime settimane, tra fine maggio e inizio giugno. A darne ufficialmente notizia è stato il Wall Street Journal, specificando che si tratterà di prodotti a marchio, in esclusiva per i clienti Prime. Il posizionamento di prezzo dovrebbe essere intermedio (quindi classico delle Pl d’insegna), se questo sarà azzeccato sarà un buon modo per l’e-tailer per far digerire ai più riottosi il prezzo della membership Prime di 99 dollari l’anno.

Il naming delle nuove linee sembra ispirarsi a quello di Trader Joe’s con giochi di parole come Happy Belly, Wickedly Prime e Mama Bear.

esempio di private label amazon

Amazon non è nuovo alle private label nel largo consumo, aveva già lanciato qualche anno fa Element che però cavalca più il trend bio e naturale; mentre ha una sua linea consolidata Amazon Basics per gli accessori dell’elettronica di consumo (dalle pile alla chiavetta USB).

Le nuove linee non sono nate all’improvviso ma sono il frutto di un lavoro durato qualche anno con consulenti e player esterni come TreeHouse Foods Inc.

L’e-tailer, nel frattempo, prosegue con il parallelo sviluppo della propria private label per Amazon Fashion, ideata allo scopo di colmare i gap dell’offerta di abbigliamento online.

L'articolo Nuovo affondo di Amazon nel largo consumo sembra essere il primo su Gdoweek.

Dave Lewis: “La svolta di Tesco mette al centro il cliente”

$
0
0

“Questo è stato un anno molto significativo per Tesco. Sono felice di dire che abbiamo messo a segno significativi progressi in tutte le tre maggiori priorità fissate per il business”, sottolinea Dave Lewis, Ceo di Tesco, commentando i risultati della catena inglese, che ha chiuso il 2015 con performance superiori alle attese. L’utile ante imposte si è attestato infatti a 162 milioni di sterline, contro la perdita di 6,33 miliardi dell’anno precedente, mentre l’utile operativo escluse poste straordinarie è salito dell’1,1% a 944 milioni di sterline.

Alla base della buona ricetta firmata Dave Lewis un ritrovato focus sul valore del servizio al cliente, che il retailer punta a migliorare ogni giorno e in tutti i punti di vendita, come spiega il Ceo: “La messa al centro del cliente in ogni nostra decisione e azione è stato uno snodo fondamentale per questa inversione di tendenza partita dallo scorso anno. Guardando avanti non potrà che restare questa la direzione da seguire. Le difficoltà da affrontare saranno tante, ma noi siamo pronti”.

 

 

L'articolo Dave Lewis: “La svolta di Tesco mette al centro il cliente” sembra essere il primo su Gdoweek.

Riso Scotti apre un monomarca a Milano

$
0
0
Riso Scotti

Riso Scotti apre, nella Chinatown milanese, un monomarca a Milano in via Paolo Sarpi 58. La location ha spinto l’azienda a indirizzare la scelta degli addetti ai lavori verso giovani tra i 20 e i 30 anni che sapessero parlare il cinese. Proprio nei giorni scorsi Scotti ha affidato ai social network l’annuncio di ricerca personale specificando i requisiti richiesti.

L’inaugurazione è prevista per il 17 di maggio. L’offerta merceologica prevede le varie referenze di Scotti: barrette per gli spuntini, olio, cracker, pasta di riso, bevande vegetali, crema di riso, barrette.

 

L'articolo Riso Scotti apre un monomarca a Milano sembra essere il primo su Gdoweek.

Sushi Daily inaugura un punto di vendita a Torino

$
0
0
sushi daily

Sushi Daily fa il suo ingresso all’interno dell’ipermercato Conad del centro commerciale Area12. Sarà inaugurato il 17 maggio, a Torino, il cinquecentesimo punto di vendita europeo dell’insegna. Seguendo la filosofia del gruppo, anche il chiosco numero 500, all’interno dell’ipermercato ubicato sulla Strada Altessano del capoluogo piemontese, propone più di 100 ricette esclusive, da quelle più classiche a quelle più creative, sempre ispirate all’arte del sushi e preparate quotidianamente da veri e propri artigiani del sushi. Oltre a Sushi, Maki, Nigiri, Temaki e Sashimi, si possono gustare molte ricette originali ed esclusive, come il Crunch Cali Roll, il Roll’in Salmon Cheese, il Wakame Roll, quelle con pollo o, per chi è vegetariano, quelle con le verdure fresche.

Così come le sette ricette preparate con il riso integrale Genmai e le proposte per un fine pasto dolce con i Maki Choco Banana, Choco Fragola e Choco Kiwi, bocconcini preparati con crema di riso, frutta fresca e crema di cioccolato.

L’insegna cresce sul territorio italiano. Dal 2010, anno della fondazione di KellyDeli che opera con marchio Sushi Daily, il Gruppo ha investito in un’espansione continua.Nel 2016 il marchio conta 500 fully-serviced stand sushi in 7 Paesi d’Europa. I corner si trovano principalmente dentro supermercati, ipermercati, aeroporti e stazioni della metropolitana e treno. Il mercato italiano vede invece la presenza di Sushi Daily all’interno delle catene Carrefour, Il Gigante, Pam Panorama, Iperal, Conad e Iper La grande i.

L'articolo Sushi Daily inaugura un punto di vendita a Torino sembra essere il primo su Gdoweek.

Payback avvia una nuova promozione con Carrefour e Esso

$
0
0
tessera-payback_0

Payback, programma fedeltà che consente di accumulare punti con un’unica carta presso più partner, fa fronte comune con Esso e Carrefour e inaugura una nuova promozione, attiva fino al 5 giugno.

Come partecipare. I 9 milioni di clienti che possiedono una carta fedeltà Payback potranno accumulare punti extra in omaggio sulla propria carta. Basterà fare un solo rifornimento alla Esso ed una sola spesa in un negozio Carrefour per ricevere un bonus di 1000 punti ed ottenere fino a 5 euro di buono sconto. La promozione sarà valida con un rifornimento di almeno 20 litri di carburante presso un stazione di servizio a marchio Esso aderente al programma e con una spesa minima di 20, 40 o 60 euro rispettivamente presso un Carrefour Express, Carrefour Market o presso un Ipermercato Carrefour. I titolari della carta Payback dovranno presentare alla cassa, prima del pagamento, la loro tessera e potranno accedere alla promozione per una sola volta. I punti omaggio verranno accreditati direttamente sulle carte fedeltà dei consumatori entro il 17 giugno.  Per ulteriori informazioni e dettagli sull’iniziativa è possibile consultare il sito www.payback.it.

Payback Italia. È una compagnia del Gruppo American Express e coinvolge in Italia marchi leader nei principali settori del largo consumo e dei servizi: 3, Alitalia, American Express, BNL, Carrefour, Carrefour Banca, Esso, Goodyear Dunlop, Mediaset Premium, Mondadori Store e oltre 60 partner online. Il programma offre l’opportunità ai consumatori di accumulare punti, grazie a un’unica carta fedeltà, con le spese di tutti i giorni, anche online, e di trasformarli in premi o sconti sugli acquisti effettuati presso i principali partner del programma.

L'articolo Payback avvia una nuova promozione con Carrefour e Esso sembra essere il primo su Gdoweek.

Temporary store, attività di marca sul field

$
0
0

Di transitorio ha solo il nome. Perché, oggi, non c’è niente di meno effimero del modello del temporary store, ossia del negozio ‘a tempo’: una formula commerciale figlia della crisi economica, ma così malleabile, plasmabile, interattiva e veloce, da rivelarsi la più adatta a soddisfare le mutevoli esigenze della società liquida. E la più efficace per offrire al consumatore intrattenimento, esperienza e sorpresa, coinvolgendolo in un mix multisensoriale davvero unico. E così, quella che sembrava una delle tante mode a scadenza, ha saputo resistere all’usura del tempo e, anzi, è diventata una vera e propria realtà di mercato. “Oggi il temporay non è solo una formula commerciale autonoma e consolidata ma un vero strumento multitasking, duttile e funzionale -spiega Luca Pellegrini, professore di Marketing all’Università Iulm e presidente di Tradelab- non è più uno spazio da riempire ma piuttosto un palcoscenico dove le aziende possono recitare eventi che offrono una presenza temporanea sulla scena dello shopping, per chi non ha una rete di vendita propria. La sua natura ‘face to face’ lo pone tra i migliori strumenti di field marketing perché è coinvolgente nell’attività di brand engagement e perché permette alle aziende di rivolgersi ai consumatori in modo personalizzato”.  

10_GDOWEEK09_2016_Cover_Temporary_boUna formula in evoluzione
Nato in Gran Bretagna nel 2003 e, poi, sviluppatosi negli Stati Uniti, il temporary shop è arrivato in Italia nel 2005. A farlo debuttare è stata la Fiat che l’ha scelto per lanciare la Lancia Miss Y. Da allora questa formula commerciale di strada ne ha fatta tanta, sia in termini di esperienze, che di declinazioni, che di settori merceologici.
Alla formula classica, quella del temporary shop ospitato in una location commerciale, si sono affiancate altre versioni, come i pop-up store e i moving shop. Sono proprie queste ultime declinazioni le più vivaci. In particolare, crescono in modo esponenziale i negozi su tre o quattro ruote: in Italia, secondo Assotemporary, ne circolano almeno 22.000 che vedono nel rincorrere i clienti una nuova opportunità di business.
Non sono solo strade e piazze le nuove frontiere del temporary shop. Benchè oggi il 70% dei ‘negozi a tempo’ si concentri in location urbane e metropolitane, funzionano bene anche gli spazi temporanei all’interno dei centri commerciali (20% delle iniziative su scala nazionale), delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti (9%), mentre tutti da conquistare sono altri spazi ad alto potenziale, come hotel e musei.

L’articolo completo su Gdoweek n. 9 – 2016

L'articolo Temporary store, attività di marca sul field sembra essere il primo su Gdoweek.


Hudson’s Bay chiude bene il 1° trimestre, ma Saks soffre

$
0
0

Il retailer canadese Hudson’s Bay Company (HBC) ha annunciato un incremento dei ricavi nel primo trimestre non male (considerando i tempi). Parliamo di un +4,4%, performance consolidata a periodi comparabili (-1% a valute costanti). La controllata di HBC, Saks Fifth Avenue, insegna che contraddistingue fra i più famosi, su scala world-wide, grandi magazzini, acquisiti da Hudson’s Bay a fine 2013 (trovandosi in portafoglio anche gli outlet Saks Off 5th) registra al contrario un calo di quasi il 6% (-5,7%).
Le vendite di prodotti moda a prezzi scontati, ampliato lo scorso gennaio con l’acquisizione del sito di vendite flash Gilt Groupe (per 250 milioni di dollari),  flette del 4,1% a periodi comparabili, contro il +10% messo a segno un anno prima.

Bobbi Brown nel Lords&Taylor di New York

Bobbi Brown nel celeberrimo Lord&Taylor di New York, insegna di grandi magazzini controllati da Hudson’s Bay

Le attività di HBC in Europa indicano +0,7% nel trimestre terminante il 30 aprile, come somma delle prestazioni di diversi importanti addendi commerciali: Galeria Kaufhof, Galeria Inno (catena di grandi magazzini in Belgio) e Sportarena (abbigliamento sportivo), entrate in portafoglio con l’acquisizione nel 2015 dei grandi magazzini Galeria Kaufhof (foto in apertura) da Metro Group.
A fare la differenza nella trimestrale non solo il canale dei grandi magazzini (+2,3%), trainato dalle attività “core” di Hudson’s Bay in Canada, ma anche quello online, che ha messo a segno un +7,4% a cambi comparabili.
HBC sembra -questa è l’impressione delle testate specializzate nel mondo fashion- macinare migliori risultati di altri concorrenti americani, come Macy’s i cui ricavi piangono -5,6%, Gap che non ride affatto (-5%) e Nordstrom che non sorride ma nemmeno painge (-1,7%). A questi player d’eccezione si accoda il tristanzuolo risultato (-2,4% trimestre terminante al 31 gennaio 2016) di Neiman Marcus Group, che controlla fra l’altro Bergdorf Goodman.

L'articolo Hudson’s Bay chiude bene il 1° trimestre, ma Saks soffre sembra essere il primo su Gdoweek.

PetStore Conad apre il terzo negozio per animali domestici

$
0
0

PetStore Conad è l’insegna della nuova catena specializzata, formata da punti di vendita, contigui o vicini agli ipermercati e ai superstore Conad, a gestione autonoma. Il piano delle aperture prevede, entro settembre 2016, il raggiungimento di 10 negozi, per proseguire con un roll-out costante che porterà a 15 i punti vendita entro fine 2016, con staff complessivo di circa 60 persone.
Dopo le prime due aperture a Modena e Gualdo Tadino (Pg), è la volta di Rubiera (Re) che ospita il terzo PetStore Conad, adiacente al nuovo Conad Superstore di Via Emilia Ovest. È ancora presto per avere un’idea più precisa degli economics di questa catena, ma a dieci giorni circa dall’apertura dei primi due PetStore, Conad è soddisfatta dei risultati in termini di acquisti e affluenza: il 70% dei prodotti comprati dai clienti rientra nelle categorie del pet food, ma anche gli accessori registrano buoni riscontri.

Petconad2Animali domestici: mercato in crescita costante
Basta la nuda statistica per dimostrare l’attualità del fenomeno: fra cani, gatti, uccelli, criceti, tartarughe, pesci, si contano ormai più di 60 milioni di animali che vivono nelle case degli italiani, più o meno coccolati, nutriti e vestiti come piccoli Lord, e sovente anche più amati degli essere umani in senso stretto.
Fra questi 60 milioni di “animali da affezione”, come vengono eufemisticamente ribattezzati gli animali domestici, 14 milioni sono rappresentati da cani e gatti, seguiti da pesci, uccelli, rettili e roditori. Secondo i dati del Rapporto Italia 2016 di Eurispes, quasi la metà degli italiani (43,3%) ha un animale (nel senso zoologico del termine, of course) in famiglia. È un mercato costantemente in crescita (+10% negli ultimi 5 anni). Solo nel 2014 il comparto ha registrato un incremento a valore del 2,4%, con un giro d’affari di 1,8 miliardi di euro e un volume di 544.000 tonnellate di prodotti destinati all’alimentazione per cani e gatti. Il comparto degli accessori per animali domestici ha registrato un fatturato di circa 66 milioni di euro nel 2014, +3,9% a valore rispetto all’anno precedente. “L’obiettivo è quello tipico di Conad -commenta Alberto Moretti, direttore marketing dei canali distributivi Conad- ossia migliorare e personalizzare il servizio, dare al cliente una possibilità in più per scegliere le insegne Conad, spingendo e aiutando nel contempo i consumi in una fase economica difficile. Nel canale pet saremo competitivi rispetto ai maggiori player di mercato e porteremo avanti anche un intenso piano promozionale”.

L'articolo PetStore Conad apre il terzo negozio per animali domestici sembra essere il primo su Gdoweek.

Aspiag e Spar Austria al servizio del Made in Italy

$
0
0

Nella Mitteleuropa è in atto una valida collaborazione per diffondere autentici prodotti alimentari Made in Italy sui mercati promettenti: Spar Austria, attraverso la sua controllata italiana Aspiag, vende prodotti a marchio del distributore, provenienti da fornitori italiani in Austria, Croazia, Slovenia. Utilizza il marchio insegna Despar. “Per i consumatori austriaci -dichiara Norbert Moharitsch, responsabile import export prodotti a marchio di Spar Austria- Despar è vissuto come un brand italiano. Quindi abbiamo deciso di investire sulla promozione di questo brand, anche con spot televisivi e sulla carta stampata, con l’obiettivo di fare avvicinare maggiormente il consumatore austriaco a prodotti italiani Despar, marcando al contempo la differenza con il nostro brand Spar”.

“In Austria- spiega Stefania Micoli, coordinatrice import export prodotti private label Aspiag Nordest di Aspiag- le varie linee di private label non utilizzano brand di fantasia come da noi, bensì riportano preferibilmente il marchio insegna, declinandolo in base al posizionamento dei prodotti”.

L'articolo Aspiag e Spar Austria al servizio del Made in Italy sembra essere il primo su Gdoweek.

Auchan Italia: l’export vola a doppia cifra

$
0
0

“Con la nostra capacità relazionale e la forza della nostra insegna riusciamo a vendere prodotti 100% italiani in 22 paesi tra Europa e Mondo (l’ultimo accordo concluso è sul mercato taiwanese che si aggiunge a Malesia, Cina, Russia, Brasile e Giappone, ndr), offrendo un servizio completo ai nostri fornitori e liberando i nostri clienti da obblighi quantitativi, attraverso il magazzino di Verona che ci permette di fare groupage e di lavorare anche su piccole quantità”. Alessandro Montanari, responsabile import-export di Auchan Retail Italia, snocciola i numerosi plus che l’insegna mette a disposizione del mercato in termini di versatilità, conoscienza del comparto produttivo e del mercato di riferimento. “I risultati ci stanno premiando -prosegue Montanari- nel 2015 abbiamo incrementato il flusso di prodotti venduti oltreconfine del 30%, nel 2014 addirittura abbiamo raddoppiato le nostre vendite oltreconfine. Tutti i prodotti venduti all’estero sono di fornitori di Auchan Italia, ma abbiamo la possiblità di vendere anche altri produttori secondo richieste specifiche del cliente”. Il tutto con una percentuale di ricarico giusta, che evita inutili speculazioni da parte dei tradizionali importatori”. Tra i clienti di Auchan Italia, Kfl-Bio, piccola catena radicata nel Sud della Francia che acquista prodotti bio italiani.

L'articolo Auchan Italia: l’export vola a doppia cifra sembra essere il primo su Gdoweek.

Coop – E.Leclerc collaborano sulle tipicità regionali

$
0
0

Il mercato francese chiede prodotti alimentari premium regionali: E.Leclerc si affida all’esperienza di Coop Italia per selezionare la vera tipicità. “Anche nei nostri pdv -dichiara Frédéric Gheeraert, dg Scamark E.Leclerc- assistiamo a un fenomeno di valorizzazione. La tipicità regionale assume un ruolo sempre più importante. Pensiamo a un prodotto come la mozzarella: oggi un numero crescente di consumatori francesi conoscono e chiedono la burrata, prodotto sconosciuto in Francia fino a qualche anno fa. Ovvio che per vendere la tipicità italiana oltralpe occorre spiegare bene l’origine e la cultura d’origine e per fare questo la tecnologia digitale e l’interazione con il consumatore possono aiutarci. Naturalmente l’alleanza con Coop Italia ci permette di selezionare al meglio i prodotti regionali”.  La quale mette in campo “reputazione e capacità di selezionare aziende e prodotti -spiega Domenico Brisigotti, Ad di Coop Italian Food- per ricoprire le vesti di aggregatore dell’eccellenza alimentare nazionale e proporla ai singoli retailer internazionali nelle specifiche  modalità richieste”.

L'articolo Coop – E.Leclerc collaborano sulle tipicità regionali sembra essere il primo su Gdoweek.

Pam Panorama propone il concorso La Fortuna è servita

$
0
0
fortuna è servita pam panorama

Pam Panorama lancia il concorso La Fortuna è servita, attivo fino al 18 luglio, che mette in palio oltre 60 premi instant win e maxi premi finali tra cui 1 settimana per due persone in una capitale europea a scelta tra Londra, Parigi, Madrid e Praga; 10 weekend per due persone in un centro benessere Falkensteiner; 10 estrattori di succhi di frutta e verdura Hot Point.

Modalità di partecipazione. Per partecipare bisogna entrare nel sito dedicato https://lafortunaeservita.pampanorama.it/ e  registrarsi. Per procedere si può cliccare su uno degli otto piatti della tavola imbandita che apparirà per scoprire subito se si è tra i fortunati vincitori di uno dei 64 premi instant win, una gift card Pam Panorama del valore di 50 euro spendibile in tutti i punti di vendita diretti Pam e Panorama.

Ogni utente potrà giocare per un massimo di 2 volte alla settimana mentre i possessori di Carta per Te, la carta fedeltà di Pam Panorama, avranno a disposizione 4 possibilità settimanali. Se, dopo aver cliccato sul piatto, l’utente non avrà vinto, potrà rifarsi immediatamente rispondendo a 2 domande incentrate sull’alimentazione sana, il benessere e le proprietà nutrizionali degli alimenti. In caso di risposta esatta ad entrambe le domande, parteciperà in automatico all’estrazione finale di uno dei maxi premi in palio.

 

 

L'articolo Pam Panorama propone il concorso La Fortuna è servita sembra essere il primo su Gdoweek.

3Ina sceglie l’Italia dopo Londra e Atene

$
0
0

mina_negozio-82223INA sceglie Milano come location per il flagship store italiano. Il negozio, ubicato in corso Buenos Aires, è il terzo – dopo quello di Londra e di Atene – aperto dal brand di make up, fondato da Pablo Rivera e Mark Eve. Lo spazio propone oltre 450 referenze, suddivise in 6 categorie (eyes, lips, face, skincare, nails e tools), e propone, oltre alla vendita, un’area dedicata alle lezioni di trucco. Il punto di vendita è caratterizzato dall’utilizzo del bianco, che svolge una duplice funzione: da una parte rende luminoso e spazioso l’ambiente e dall’altra parte pone in risalto le sfumature cromatiche dei prodotti. Il core target è rappresentato da giovani donne (di età compresa tra i 18 e i 30 anni) che amano giocare con il make up, seguendo le ultime tendenze in fatto di colori e texture. Coerentemente con la clientela di riferimento, il prezzo si posiziona nella fascia media e medio/bassa del mercato.

L'articolo 3Ina sceglie l’Italia dopo Londra e Atene sembra essere il primo su Gdoweek.


Eataly a Copenhagen con Illum

$
0
0
Eataly

Eataly si prepara a sbarcare in Danimarca. L’insegna fondata da Oscar Farinetti annuncia che, entro la fine dell’anno, aprirà un punto di vendita a Copenaghen. Lo store, che si estenderà su una superficie di 2.000 metri quadrati, troverà spazio all’interno di Illum, department store specializzato in fashion e design dal 2013 di proprietà di La Rinascente. Il negozio sarà strutturato secondo il classico format di Eataly. Accanto all’area dedicata alla vendita vi saranno, pertanto, bar e ristoranti. È, inoltre, prevista una zona didattica, che ospiterà corsi di cucina per persone di ogni età. L’offerta sarà ovviamente incentrata sulle eccellenze del Made in Italy. I consumatori potranno, pertanto, scegliere all’interno di una ricca selezione di vini, olio d’oliva, formaggi, sughi, pasta fresca e carne. La ristorazione proporrà, invece, le ricette e gli alimenti tipici della tradizione nostrana, quali pasta, pizza, salumi, formaggi e gelato.

L’apertura è il risultato della partnership siglata con Coop Denmark, già presente dentro Illum con il supermercato Irma che a breve lascerà il posto al nuovo store. Spiega a tal proposito Luca Baffigo Filangieri, Ceo di Eataly: “Coop Denmark è il miglior partner che Eataly potesse scegliere per aprire in Danimarca perché capace di coniugare qualità dell’offerta e rispetto per il cliente. Insieme faremo scoprire al popolo danese, già amante del cibo italiano, le nostre tradizioni enogastronomiche e racconteremo alla nostra maniera la cultura del territorio italiano e la nostra ricca biodiversità”.

L'articolo Eataly a Copenhagen con Illum sembra essere il primo su Gdoweek.

Pam chiude il 2015 a 2,5 miliardi

$
0
0
gruppo pam

Nel cuore di Torino, in via Botero, è attivo dalla fine dello scorso anno un nuovo punto di vendita Pam Local, il terzo store a insegna Local, la firma di Gruppo Pam per i centri città.

Gruppo Pam registra ricavi per 2,5 miliardi di euro (+1,1%) e ebitda a 105,7 milioni (+21,6%). Nel corso dell’esercizio sono state avviate 55 nuove aperture per investimenti di poco superiori ai 100 milioni, per una rete costituita da 527 punti di vendita diretti e 157 in affiliazione. A fine 2015 il gruppo ha completato la dismissione della catena Brek Ristoranti tornando a focalizzarsi interamente sul business distributivo: il protagonista della gdo è operativo su tipologia grande, media e piccola con le insegne Panorama (ipermercati), Pam, Pam Local e Metà (supermercati) e In’s Mercato (discount).

L'articolo Pam chiude il 2015 a 2,5 miliardi sembra essere il primo su Gdoweek.

Illycaffè consolida la presenza a San Francisco

$
0
0

Illycaffè_SFNuovo illy Caffè a San Francisco in 505 Sansome St. Su una superficie di 1.352 mq il locale dispone di una lounge e di un’area comune e poggia su una vasta gamma di preparazioni a base di caffè e golosità per tutti i momenti della giornata. Per offrire un’esperienza illy completa anche a casa, All’interno dello store visibilità e spazio sono dati all’esposizione dei prodotti, dalle diverse linee di macchine per espresso alle illy Art Collection, dal blend illy 100% Arabica alle linee Monoarabica. illy ha di recente inaugurato anche il suo primo illy Shop sempre nella città californiana. Il nuovo corner è situato all’interno del The Market Hall, il centro commerciale del lusso che si trova nel quartiere della città Mission Bay. L’illy Shop di San Francisco, con una superficie di 5 mq offre un’esperienza di shopping che racchiude l’intera gamma dei prodotti illy.

L'articolo Illycaffè consolida la presenza a San Francisco sembra essere il primo su Gdoweek.

Iper , La grande i, il food come esperienza

$
0
0

Una riformulazione dell’ipermercato che trova una sua nuova dimensione e dimostra che ci sono ancora spazi di sviluppo e, soprattutto, di innovazione anche per questa tipologia: queste una delle lezioni/ particolarità che si trae dalla superficie Iper, La grande i che Marco Brunelli ha aperto nello shopping center Il Centro ad Arese (Mi), dove non occupa la posizione centrale, ma un’intera ala al piano inferiore, con due ingressi. Come sottolinea il direttore Marco Ruzza: “Parliamo di una struttura di 8.000 mq che percorre nuove strade, rinnovando i must che da sempre caratterizzano Iper, La grande i, come i freschi, e inserendo nuovi spazi, soluzioni, approcci. Unico l’obiettivo: non solo garantire una shopping experience nuova, scenografica e di maggiore impatto grazie ai laboratori aperti alle lavorazioni, ma anche una modalità di spesa più veloce, con percorsi chiari”.

18_GDOWEEK09_2016_Iper3Anche Davide Padoa, Chief Executive Officer di Desing International, l’agenzia specializzata in design che ha contribuito a disegnare il centro e lo stesso ipermercato, sottolinea come questo Iper, La grande i debba essere considerato l’ipermercato del futuro per la sua capacità di avere reinterpretato la piazza del mercato di cinquecento anni fa. Come dire, niente di nuovo, anche se in realtà tutto è diverso. “Non ci sono mensole nè armadi, ma solo isole specializzate per merceologie, che raccontano i prodotti, le loro caratteristiche, le produzioni in loco dei laboratori e le preparazioni nelle ampie cucine”. Molti gli addetti presenti, indaffarati nelle preparazioni a vista, non solo commessi ma artigiani, pronti ad offrire spiegazioni e a rispondere alle domande e curiosità dei clienti.

L’articolo completo su Gdoweek 9 – 2016

L'articolo Iper , La grande i, il food come esperienza sembra essere il primo su Gdoweek.

A Milano il primo Express h24 di Carrefour

$
0
0

carrefour_expressCarrefour inaugura a Milano (in via San Senatore) il primo Carrefour Express H24 con orario continuato 7 giorni su 7. Si tratta di un punto di vendita rinnovato, che si estende per una superficie di 277 mq e che offre numerose novità assortimentali. Oltre 5.000 prodotti con particolare attenzione al mondo bio, vegan e gluten free. Ampliato anche lo spazio dedicato all’ortofrutta prodotta a km 0, al pesce fresco e alla cantina di vini pregiati sia nazionali che internazionali. Il nuovo Carrefour Express, per andare incontro alle crescenti necessità in termini di flessibilità dei propri clienti, oltre ad implementare il format H24, implementerà anche il servizio di consegna a domicilio, di ritiro pacchi Indabox e la possibilità di utilizzare buoni pasto dei principali operatori. Carrefour è stato il primo player della gdo ad aver implementato a livello nazionale il format H24. “Pensiamo fortemente che il modo di fare la spesa sia cambiato -afferma Gabriele Di Teodoro, direttore prossimità di Carrefour Italia-. I clienti hanno sempre più bisogno di flessibilità e di organizzare da se in totale libertà anche il tempo dedicato a fare la spesa. La consegna a domicilio e l’apertura dei punti vendita 7 giorni su 7 sono l’evoluzione dei servizi dedicati ai clienti e la risposta alle crescenti necessità dettate dagli odierni stili di vita”.

L'articolo A Milano il primo Express h24 di Carrefour sembra essere il primo su Gdoweek.

Viewing all 7747 articles
Browse latest View live