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Channel: Retail – Gdoweek
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Famila format di punta di Selex

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Brand di origine tedesca, Famila è uno dei marchi nazionali di Gruppo Selex, declinato su tre format principali che vanno dal supermercato/superstore Famila all’ipermercato Iperfamila (da Gdoweek 5 – 2016)

Ferma restando l’equipollenza e l’orizzontalità valoriale di tutte le insegne di Gruppo Selex, che è, e rimane una realtà multicanale e soprattutto multi-insegna, Famila, nella sua triplice declinazione di format (supermercato, superstore e ipermercato o meglio mini-iper) è l’insegna più vicina al formato ideale del gruppo. È il parere di Maniele Tasca, direttore generale di gruppo Selex. “Famila rappresenta, per noi, il format più equilibrato e quindi più adeguato ai nostri target di conto economico: mi riferisco al mix di fattori produttivi e di costo come il personale, il margine lordo, gli investimenti. Negli ultimi tempi apriamo soprattutto negozi tra 1.500 e 2.500 mq”. Tasca è molto preciso: quando si parla di equilibrio economico di un’insegna non ci si riferisce necessariamente alla mera produttività/redditività. “Ci sono punti di vendita o format molto redditizi, ma lontano da quel mix equilibrato che ho detto a proposito della formula Famila”.

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Possiamo quantificare il peso di Famila sul circuito totale di Gruppo Selex?
Nel nostro gruppo sono sette le imprese socie che gestiscono il marchio Famila nelle sue principali declinazioni tipologiche. A livello di vendite al dettaglio, i Famila realizzano il 28%, pur essendo numericamente il 9,4% dei punti di vendita totali.

È giusto dire che Famila è concentrata al Centro-Nord?
Non proprio: è un’insegna nazionale, presente in quasi tutte le regioni italiane. Le nuove aperture coprono le aree Nielsen 1-2 e 4.

Qual è la quota di assortimento Pl in questa insegna?
Circa il 15-20%, anche se dipende dai formati. Per esempio negli Iperfamila le private label arrivano a 2.200 articoli.

A livello di comunicazione puntate su Famila o Selex?
Storicamente abbiamo sempre comunicato l’insegna su media nazionali. Recentemente abbiamo avviato una campagna sui prodotti a marchio Selex, su radio nazionali e locali. Tale campagna coinvolge tutte le insegne che trattano i prodotti, insegne che vengono anche richiamate nel sito www.prodottiselex.it.

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Metro coltiva i prodotti agricoli tra le corsie del supermercato

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InFarm Metro Berlino agricoltura in storeL’ultima frontiera dell’alimentare locale, che diventa letteralmente a chilometro zero portando la coltivazione dei prodotti nei reparti del supermercato. La novità è in fase di sperimentazione in uno store Metro Cash & Carry di Berlino, dove la speciale costruzione di scatole modulari Kräuter Garten consente a verdure ed erbe di crescere in autonomia attraverso le varie fasi.

Il progetto firmato InFarm si sviluppa tutto all’interno di un piccolo spazio chiuso e a temperatura controllata, che calibra il consumo energetico e sfrutta al massimo la verticalità, rendendo l’agricoltura accessibile su scala micro ed eliminando numerosi fasi intermedie come il trasporto.

Uno dei vantaggi rispetto ad altre iniziative simili, come la serra nel sottotetto messa a punto da Whole Foods a Brooklyn, è poi la possibilità di installare la struttura dappertutto e con facilità, senza apportare modifiche all’ambiente preesistente.

InFarm agricoltura in storeSecondo Guy Galonska, co-fondatore di InFarm, l’iniziativa ad oggi sta riscuotendo molto successo tra gli chef e gli acquirenti del punto di vendita (all’ingrosso) non solo perché aggiunge una componente di engagement allo shopping, ma anche perché consente alle persone di conoscere nuovi prodotti, ad esempio le foglie di senape wasabi, osservando la crescita da vicino.

L’idea è quella di offrire un nuovo servizio b2b a costi contenuti, la cui gestione può essere affidata a un software che gli impiegati di Metro controlleranno attraverso relativa applicazione. Il pilot è in via di test da 6 mesi e ad oggi è previsto che continuerà per uguale periodo.

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Nel primo store fisico di Revolve si entra solo su invito

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Un debutto retail inusuale e strategico per Revolve, il portale online del fashion che ha scelto di aprire il suo primo negozio fisico ad Hollywood vincolando l’ingresso alla ricezione di un invito. Allo spazio di circa 325 metri quadrati situato in Melrose Avenue potranno infatti accedere esclusivamente clienti fedeli, influencer e ambassador del mondo della moda.

revolveLa formula è quella dell’esclusività che premia al contempo la loyalty, non a caso lo store si chiama Revolve Social Club. I consumatori si trasformano così in membri, l’approccio selettivo aumenta il senso di appartenenza e lo shopping diventa un’attività squisitamente privata e personalizzata grazie l’aiuto dei dati raccolti sul canale digitale.

Le informazioni sui clienti, come spiega l’azienda presentando il concept, vengono infatti utilizzate in negozio per offrire una brand experience ad alto tasso di individualizzazione, offerta merchandising compresa. All’engagement contribuiranno poi numerose iniziative create ad hoc con stilisti di grido, Vip ed eventi musicali, mentre all’interno del Club verranno ospitati anche pop-up shop di designer emergenti.

Revolve fa così leva sul proprio business virtuale, avviato nel 2003, per trasportare la community sul fronte fisico e consolidarne ulteriormente il legame con il marchio grazie a un format inedito in termini di customizzazione. In questo caso, la preesistente presenza online viene sfruttata come importante vantaggio competitivo.

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Poltronesofà aprirà un megastore nell’ex Coin di Milano a piazzale Loreto

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poltronesofà

Poltronesofà, azienda di imbottiti, si è aggiudicata lo spazio ex Coin di Piazzale Loreto a Milano con l’obiettivo di trasformarlo in uno store dell’insegna che, vista la grandezza dell’immobile, sarà uno dei più grandi fino ad oggi realizzati. L’edificio si sviluppa su una superficie di 2.000 metri quadrati suddivisi su 5 piani, uno dei quali sarà dedicato ai divani-letto, uno ai divani relax, un terzo ai divani in pelle e i due rimanenti ospiteranno i divani in tessuto.

Inizia quindi la fase della ristrutturazione del nuovo spazio conquistato da Poltronesofà che per la realizzazione dello store ha investito circa 1 milione di euro. Nulla ancora si sa sull’eventuale data di apertura, l’intenzione dell’azienda è di completare i lavori entro l’anno. Ma per averne la certezza bisognerà attendere.

Poltronesofà si presenta come un’azienda in crescita con un fatturato chiuso il 2015 pari a 216 milioni di euro in crescita, registrando un aumento del 4% rispetto ai 207 milioni dell’anno prima.

 

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Parah consolida lo sviluppo all’estero e investe sulla Corea del Sud

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Corner showroom Parah 2

Parah, insegna di beach wear, intimo e accessori, attiva con più di 800 punti di vendita tra Italia ed estero, prosegue il progetto d’internazionalizzazione continuando a investire in Paesi come la Corea del Sud. “Siamo attivi in questo territorio da un paio di anni, con risultati molto positivi attraverso un accordo di licenza del marchio Parah con la società CJ O Shopping, importante realtà sud Coreana alla quale abbiamo affidato la produzione e distribuzione delle nostre collezioni Parah lingerie” dichiara Andrea Rienzo, rappresentante della famiglia fondatrice e merchandiser di Parah che aggiunge “Lo straordinario Linea Parah sud Corea Showroom Tortona 14successo di vendite ottenuto attraverso uno dei principali canali televisivi nazionali ha spinto Parah ad investire nel breve periodo nell’apertura di diversi corner shop in Corea del Sud.  Ci impegniamo per rispondere e soddisfare al meglio le richieste di questa importante fascia di acquirenti, che ha sensibilità ed esigenze diverse da quelle europee”.

L’azienda si sta concentrando anche su altri paesi, ad esempio nella zona del medio oriente in Iran, Qatar, Kuwait e Arabia Saudita. Per quanto riguarda Europa e Russia, ci sono trattative in corso per potere essere presenti, a partire dalla primavera estate 2017, in vari department store come ad esempio al KaDeWe di Berlino. Parah, in Germania, ha già attivato alcuni progetti come quello che ha visto la realizzazione dello spazio dedicato al brand nello store Steffi a Monaco. In Spagna l’azienda prosegue lo sviluppo dei corner all’interno di El Corte Inglés, sia nel reparto lingerie che beachwear.

Ma anche in Italia si investe per lo sviluppo della rete e la diffusione del marchio grazie alla prosecuzione del progetto Corner Shop Parah, che nasce con l’obiettivo di migliorare la visibilità del brand all’interno dei negozi con pareti personalizzate e una serie di servizi aggiuntivi messi a disposizione dall’azienda.

 

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Kantar Worldpanel decreta i migliori retailer. Morrisons entra in classifica

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Kantar Worldpanel, società esperta nel comportamento dei consumatori nel settore retail, ha di recente pubblicato una classifica dei 20 migliori retailer che operano nel settore abbigliamento del Regno Unito. Nella classifica Primark, George e M&S occupano rispettivamente primo, secondo e terzo posto, seguiti da Tesco al quarto posto, mentre Sainsbury si piazza al sesto. Seguono Matalan New Look e SportsDirect.com

Conquista una posizione nella classifica anche Morrisons,  l’insegna di intimo e abbigliamento da notte per bambini da o a 13 anni e per adulti che ha registrato più di 3,1 milioni di transazioni in 12 mesi. Il retailer si posiziona proprio dietro Amazon che si classifica al 19esimo posto.

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Nuove partnership per Amazon Fresh

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Ragioni, vantaggi, rischi ed effetti futuri dell’accordo tra Amazon e Morrisons nel Regno Unito in tema di vendite via web

24_GDOWEEK05_2016_AmazonFresh-introUn’operazione win-win. Sembra configurarsi così l’accordo recentemente siglato nel Regno Unito tra Amazon, il gigante delle vendite sul web, e Morrisons, quarta catena di supermercati del Paese, in base al quale Amazon venderà sul proprio sito il food targato Morrisons.
Di fatto, entrambi gli attori paiono avere molto da guadagnare da questa alleanza.

I plus per Amazon
Nello specifico, per Amazon significa poter contare su una base di offerta ampia, strutturata e già conosciuta dai clienti. Secondo quanto comunicato sinora, la gamma dovrebbe comprendere centinaia di referenze. Oltre ai prodotti confezionati, che Amazon già propone, si aggiungono quelli freschi e surgelati, la cui disponibilità rappresenta la reale novità e comporta un vantaggio sia dal punto di vista pratico, in quanto consente di rispondere a diversi bisogni di consumo, sia in termini di immagine, poiché aumenta la percezione di valore.

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Fry Chicken & Chips, lo street food all’italiana

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Oltre a KFC (Kentucky Fried Chicken) che sta aprendo in Italia diversi locali (ha appena inaugurato il ristorante di Brescia a Freccia Rossa ed è imminente l’apertura nel centro commerciale ad Arese), lo “street food” ha anche la sua versione italiana: Fry Chicken & Chips, uno dei due marchi (l’altro è La Yogurteria) lanciati da Alberto Langella, 37 anni, di Pagani nel Salernitano, amministratore delegato di gruppo Penta, che coprono due settori, apparentemente distanti, ma molto ricercati dal pubblico, i prodotti salutistici (lo yogurt ne è esempio e diremmo quintessenza) e i pasti da asporto basati su pollo e patatine fritte, che alla scarsa (ma sarà così?) immagine salutistica abbinano una ben più appagante calamita sul piano gustativo e della gratificazione sensoriale e psicologica.
Sia il pollo fritto sia lo yogurt gelato (“frozen yogurt”) sono prodotti che riportano alle mode alimentari Usa, ma la materia prima usata da Langella arriva direttamente dal Trentino Alto Adige, e le patate dalla pianura del Fucino; il panino è ai cinque cereali. Cibo di strada sì, ma buono e sano, insomma.

Alberta Langella, amministratore delegato di gruppo Penta

Alberta Langella, amministratore delegato di gruppo Penta

Aperture 2016 La Yogurteria: 15 in franchising
Gruppo Penta fattura 1,7 milioni di euro che salgono a 4 milioni se consideriamo gli incassi degli affiliati. Il primo locale “La Yogurteria” ha aperto a Salerno nel 2006 mutuando dal modello anglosassone il concetto del frozen yogurt da asporto (take away). Oggi i negozi sono 48 in tutta Italia, e per il 2016 Langella prevede altre 15 aperture che richiederanno almeno 30 nuovi addetti. Lo sviluppo si estenderà anche all’estero con 5 punti di vendita in Spagna (a Madrid, Barcellona e Isole Canarie), uno in Svizzera, nel Canton Ticino, con proiezioni su Austria, Germania e Francia.
“Lo street food è una modalità ristorativa che piace – sostiene Alberto Langella, amministratore delegato Penta Group– si adatta alle nuove abitudini che riguardano almeno i tre quarti degli italiani che consumano un pasto fuori casa. Cerchiamo di offrire un fritto di qualità, realizzato con carne fresca, di polli italiani certificati e preparati con un’infarinatura particolare, fritti in olio di arachide controllato al cento per cento. La gente ci assimila a McDonald’s e Burger King, ma siamo un gruppo giovane e tutto italiano, che aspira a diventare un punto di riferimento del food made in Italy di qualità e con ingredienti di prim’ordine”.

Fry Chicken & Chips: prossimi store a Messina e Trento
La catena Fry Chicken & Chips ha una decina di negozi. In febbraio 2016 ha aperto un punto di vendita in franchising a Reggio Calabria che, nei soli primi dieci giorni, ha fatturato 1.200 euro al giorno, con scontrino medio di 7,5 euro. Gli altri 14 locali previsti nel 2016 impiegheranno 5 addetti ciascuno.
Fra le aperture imminenti segnaliamo Messina, il 20 aprile, nella centralissima piazza Cairoli, con un punto di vendita in franchising. Per questo locale l’azienda cerca 5 addetti (banco, friggitrice, cassa) da 20 a 35 anni: i candidati dovranno seguire un training formativo di 15 giorni con un tutor dell’azienda.
Per fine aprile è previsto un altro locale a Trento, sempre in franchising. Previste 4 assunzioni. Poi sarà la volta di Riccione (anche qui 4 addetti), mentre a giugno aprirà il primo negozio nel capoluogo lombardo (con altre 4 assunzioni).

 

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Unicoop presenta il bilancio 2015: aumenta l’utile netto

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Con vendite pari a 2,35 miliardi di euro, e un utile netto di 68,6 milioni, Unicoop Firenze, già gruppo leader all’interno del circuito nazionale delle cooperative di consumatori, sia per fatturato (2.689 milioni di euro nel 2014) sia per produttività al mq (13.825 euro) secondo il rapporto Gdo di Mediobanca, presenta un bilancio 2015 positivo, dopo 67 assemblee consultive aperte ai soci delle 38 sezioni. L’utile di bilancio 2015 porta il patrimonio netto di Unicoop Firenze oltre la soglia del miliardo e mezzo di euro.
Nel dettaglio, l’utile 2015 è composto da 42,7 milioni relativi alla gestione ordinaria e 38,5 milioni inerenti alla gestione straordinaria, alla cui somma vanno detratti 12,6 milioni di euro di imposte.
Un risultato importante per Unicoop che conferma così il miglior risultato netto fra le 9 grandi cooperative di consumo, ma anche il successo della sua politica dei prezzi a favore delle famiglie, non disgiunta dalla valorizzazione dei fornitori locali sempre più numerosi e visibili negli assortimenti.

Impegno sulla convenienza
E a corroborare questo orientamento programmatico sulla convenienza (unita ovviamente alla qualità), Unicoop sottolinea la differenza tra inflazione interna (-0,4%) e inflazione nazionale rilevata da Istat (+0,8%), differenza che corrisponde a 120 punti base, e che riflette lo sforzo di mantenere competitiva l’offerta senza ricorrere a politiche di prezzo troppo aggressive, e optando per una formula (“prezzi bassi sempre”) più vicina all’Edlp che alla promozione selvaggia.
Secondo le rilevazioni di Altroconsumo, il mensile dell’associazione nazionale dei consumatori, i punti di vendita Unicoop risultano i più convenienti nelle province di Arezzo, Pistoia, Firenze, Pisa.
Fra le voci più critiche (nel senso di onerose) nel bilancio 2015 Unicoop sottolinea i 2,4 milioni di euro relativi agli investimenti della cooperativa in attività educative per le scuole toscane, la solidarietà locale e nazionale, a sostegno del patrimonio artistico e culturale toscano. Ma si tratta di investimenti ben orientati, come tutto quello che va in solidarietà e cultura.

 

 

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Multicedi tradizionale ma in ottica category

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Gli acquisti sono seguiti da buyer orientati anche al mercato. Lo sviluppo della Mdd Decò è stato un fattore propulsivo per questo cambiamento di mentalità

Da poco rientrata in gruppo Végé insieme ad Arena, Multicedi è una delle realtà più note e dinamiche del commercio al dettaglio nel Sud Italia. Il marchio Decò, che nel 2016 compie dieci anni, è, dopo Sidis, il più noto in Gruppo Végé. Una delle caratteristiche di questo gruppo, come conferma lo stesso Vittorio Amatucci, direttore commerciale, è la coincidenza in un’unica persona del ruolo di category e buyer, il primo naturale o necessaria evoluzione del secondo.

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Come si interfaccia la periferia con la centrale?
Fondamentalmente in due modi: nel quotidiano, attraverso tutti gli strumenti di interfaccia informatica (portale interno) dal quale reperire i flussi operativi/informativi inerenti alle attività del Cedi, e destinate all’implementazione nei punti di vendita; la seconda modalità si realizza per mezzo delle commissioni operative con cadenza mensile nelle quali il Cedi aggiorna e condivide fattivamente argomenti di natura prettamente commerciale/marketing. Ovviamente anche dall’altra direzione, quella della centrale, vengono accolte e valutate le indicazioni riportate dalla periferia, ossia dalla vendita.

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Le Vie dell’Uva di Selex cresce del 14% a valore

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Oltre 10 milioni di euro di fatturato per un totale di quasi 3 milioni di bottiglie. Sono i dati del 2015 della linea di vini Le Vie dell’Uva di Selex che ottiene un incremento del 14% a valore e del 13,7% a volume rispetto all’anno precedente. Risultati importanti anche rispetto all’andamento del mercato del vino nel 2015 (Doc, Docg, Igt in bottiglia): +1,9% a volume, +3,8% a valore (dati Vinitaly).

La linea, lanciata da Selex nel 2012 con 28 etichette, oggi conta 57 vini, rappresentativi dei territori più vocati nelle diverse regioni d’Italia. Le preferenze dei consumatori sembrano orientarsi verso il mondo delle “bollicine” (cresciuto a livello nazionale dell’8% in volume e valore), presidiato da Le Vie dell’Uva con tre tipologie di Prosecco (Prosecco frizzante Spago Doc, Prosecco millesimato Doc e Prosecco Valdobbiadene Docg), due di Franciacorta Docg, una di Asti Docg, una di Brachetto Docg e una di Müller Thurgau Doc. In testa alla classifica c’è il Prosecco Doc che nei punti di vendita delle Imprese Selex si è distinto rispetto ai vini della stessa categoria.

Secondo quanto sottolineato da Selex sono state apprezzate in generale “le etichette di maggior pregio della linea, che mettono a vie uva selexsegno una crescita importante, e in particolare quelle appartenenti alla fascia dedicata alle eccellenze enologiche regionali, che vengono proposte sullo scaffale a prezzi dai 6 euro in su. Il che dimostra che gli italiani non rinunciano alla qualità, purché al giusto prezzo”. Si tratta di una accurata selezione di 15 vini lanciata nel luglio 2014, contrassegnata dall’etichetta bianca e con la firma Le Vie dell’Uva in argento. Le bottiglie sono state presenti in una confezione elegante, dalla grafica facilmente riconoscibile sullo scaffale, con etichette “trasparenti”, che ben mostrano caratteristiche e indicazioni utili al consumatore per orientarsi nell’acquisto.

La marca del distributore. Per comprendere l’importanza della marca del distributore di Selex basta guardare i numeri: nel 2015, le marche del distributore del Gruppo hanno realizzato un giro d’affari al consumo superiore a 750 milioni di euro con una crescita del 3% rispetto al 2014, e picchi superiori al 10% nei segmenti specialistici come l’alto di gamma, il biologico, la linea salutistica e, appunto, i vini Le Vie dell’Uva. L’assortimento delle marche del distributore del Gruppo Selex copre oggi le più importanti categorie merceologiche, con oltre 5.000 referenze.

Gli obiettivi. Per il futuro Selex continuerà a investire in questa direzione come conferma Luca Vaccaro, direttore marche del distributore del Gruppo Selex, che spiega: “Nel biennio 2016-2017 intendiamo arricchire ulteriormente la linea con nuove denominazioni di eccellenza, certi di andare incontro alle richieste dei nostri clienti”. Per rispondere tempestivamente alle richieste della clientela, Selex ha istituito anche un numero verde (800 992 992), cui i consumatori possono telefonare gratuitamente da tutta Italia per esprimere il loro parere, chiedere informazioni e fornire suggerimenti. E ha inaugurato il nuovo sito prodottiselex.it dove è possibile trovare tutte le novità sulle linee e sui prodotti a marchio.

 

 

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Mapic per la prima volta in Italia con il sostegno del Consiglio dei centri commerciali

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mapic italy

Mapic Italy, promosso da Mapic e sostenuto dal Consiglio nazionale dei centri commerciali, evento leader del settore immobiliare retail, per la prima volta si svolgerà in Italia, al Superstudio Più di Milano, il 24 e il 25 maggio 2016. L’evento è incentrato sul networking e business con l’obiettivo di consentire ai retailer ed investitori nazionali e internazionali di avere una panoramica globale del mercato immobiliare commerciale italiano e di creare un circolo “virtuoso” di mutuo scambio e confronto tra professionisti del settore, per creare proficue relazioni commerciali.

In sintesi: i retailer internazionali avranno l’opportunità di scoprire i nuovi concept che si stanno affermando nel mercato italiano e quelli che offrono maggiori opportunità di sviluppo del business; gli investitori internazionali potranno esplorare e valutare le migliori opportunità di investimento presenti in Italia; mentre i retailer già presenti in Italia avranno la possibilità di consolidare la presenza sul territorio e confrontarsi con i più noti player del settore sulle opportunità che il mercato può offrire.

Massimo Moretti, presidente CNCC Italia, spiega: “Siamo orgogliosi di aver contribuito a portare in Italia una formula vincente che altrimenti sarebbe andata in altri sedi europee. In un giorno e mezzo chiunque, investitori e retailer italiani e stranieri, potranno avere una visione completa del mercato italiano retail real estate. Un efficace deal making event che certamente aiuterà ad arricchire in quantità e qualità di nuove presenze il mercato Italiano.”

 

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Autogrill apre il Bistrot a Fiorenzuola d’Arda

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bistrot arda autogrill

Autogrill porta in autostrada il Bistrot e inaugura un concept realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Nell’area di servizio rinnovata di Fiorenzuola d’Arda (Pc) è stato sperimentato il format che intende valorizzare le  eccellenze italiane locali e recuperare pratiche di lavorazione artigianale.

Il nuovo store si trova nell’area di sosta di Arda, sulla A1 Torino-Piacenza-Brescia: un punto di incontro di due grandi flussi di viaggiatori ma anche di importanti tradizioni gastronomiche come quella piacentina e quella parmigiana. All’interno particolare attenzione viene riservata alla selezione dei produttori locali, in un’ottica di stagionalità, regionalità e filiera corta.

Caratterizzato da un layout di interni che rievoca l’atmosfera tipica dei mercati coperti di città, Bistrot Fiorenzuola d’Arda è un ambiente eclettico in cui l’alta qualità si abbina ai concetti di naturalità, stagionalità, località e rispetto per il ciclo di vita dei bistrot autogrillprodotti. Il punto di vendita promuove una visione che sottolinea la continuità tra il momento della produzione e quello del consumo, con un’innovativa comunicazione in-store che presenta alla clientela i volti, la storia e le caratteristiche dei principali fornitori.

Caratteristiche del Bistrot. Il rinnovamento del locale di Arda ha riguardato sia i due pilastri laterali, che intercettano i flussi dei passeggeri in viaggio, sia il piano ponte. L’offerta al piano terra comprende il Forno, con un reparto panificazione direttamente alla vista del cliente, che propone un ampio assortimento di pizze, nonché una grande varietà di pane preparato con lievito madre e specialità dolciarie locali come la tipica Torta di Vigolo della Pasticceria Perazzi, Bottega storica in provincia di Piacenza, la Caffetteria, presso la quale è possibile degustare un autentico caffè napoletano preparato nella tradizionale “cuccuma” e il Frutteto, un’oasi di frutta e verdura fresca con un’ampia scelta di centrifugati, frullati freschi e macedonie.

bistrot di autogrillAl piano superiore, nel ponte che attraversa l’autostrada, invece, i viaggiatori possono gustare le specialità di primi del Pastaio, laboratorio a vista che propone una varietà di pasta fresca trafilata al bronzo prodotta direttamente sul punto vendita con le farine de i Molini di Voghera, i secondi delle Cucine di strada, con la griglia per la cottura alla brace della carne, come quella proveniente dall’Azienda Agricola Morini, ad appena 20 km da Fiorenzuola, i piatti freddi e le insalatone della gastronomia. La nuova area di servizio impiega stabilmente 100 collaboratori e raggiunge i 150 addetti nei momenti di maggior picco stagionale.

“Con l’apertura di Bistrot Fiorenzuola d’Arda torniamo alle radici della nostra storia per guardare al futuro, un futuro che si colloca nel percorso intrapreso da Autogrill che parla d’innovazione e di eccellenza attraverso la costante trasformazione della propria offerta ” ha dichiarato Gianmario Tondato Da Ruos, amministratore delegato del Gruppo.

 

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Aldi in Italia, sviluppo con baricentro a Verona

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Da molto tempo si parlava di un possibile ingresso di Aldi (che si sta rafforzando ben più concretamente negli Usa e nella Gran Bretagna) nel nostro Paese. Il colosso tedesco dell’hard discount ha fissato il quartier generale al Quadrante Europa di Verona, una delle zone industriali-logistiche fra le più importanti del nord-est, e punta ad aprire un’altra piattaforma decisionale nel centro logistico di Amaro in provincia di Udine che altro non è che il cedi di CoopCa, un gruppo in crisi. Ed è proprio acquisendo catene o punti di vendita in difficoltà che Aldi si svilupperà, se si svilupperà (finché non vediamo un negozio aperto è d’obbligo il condizionale: spesso i ballon d’essai sono minacce in senso buono alla concorrenza…), e in questo senso trova nel nostro paese una più che discreta offerta di spazi immobiliari, vista il numero crescente di negozi e supermercati in crisi.
L’espansione di Aldi Süd avviene attraverso Hofer, che è già in Italia da tempo.

Il Quadrante Europa è il più grande interporto italiano (2,5 milioni di mq che saliranno a 4 milioni), e si trova in prossimità dell’uscita della A4 Milano-Venezia, uscita Verona Nord: sul sito del Quadrante non figura nessuna azienda riconducibile ad Aldi, ma -escludendo i prospect sui bandi di assegnazione dei lotti- potrebbe essere nascosta sotto altra intestazione.

Lidl più in allarme di Eurospin 
Ora, la madre di questa notizia (che è apparsa sul web verso febbraio 2016 su un sito specializzato in Gdo, poi ripresa dai quotidiani veneti e infine dal Corriere della Sera oggi) è il Lebensmittelzeitung che tuttavia, nonostante la serietà della testata, tende a esaltare i prodigi delle catene tedesche: sostenendo, zum beispiel, che Aldi avrebbe una produttività doppia a quella di Eurospin. Grazie, Aldi ha anche 6.000 punti di vendita, ed è il 7° retailer mondiale.
Non ci vuole molto ad avere una produttività alta nel mercato discount italiano dove le medie nazionali oscillano tra 4.000 e 4.500 euro al mq. È molto più difficile fidelizzare il consumatore italiano che, povero o ricco, non vuole mangiare schifezze pur di risparmiare. Ne sa qualcosa Lidl che ha riposizionato, almeno in termini di comunicazione istituzionale e in-store, la sua immagine sull’idea di supermercato tout-court, non di hard discount. E hard discounter puro è Aldi. Che unisce alla tecnica di vendita classica dell’echtes discountgeschäft un profilo qualitativo ritenuto eccellente dalla stampa specializzata tedesca e dai consumatori teutonici. Vedremo. Intanto sta cercando immobili: dimensione da 600 a 1.500 mq. Ne troverà a bizzeffe, soprattutto nel nord est.

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Amazon e Vinitaly Wine club inaugurano sul web un nuovo store

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Amazon.it inaugura un nuovo store dedicato al vino italiano nato in collaborazione con Vinitaly Wine Club, l’e-commerce del vino italiano di Vinitaly. L’iniziativa nasce in occasione della 50esima edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati organizzato da Veronafiere, in programma dal 10 aprile.
L’offerta di vini su Amazon.it si arricchisce di nuove etichette vinicole Made in Italy, provenienti da tutte le regioni d’Italia, selezionate e vendute da Vinitaly Wine Club sul Marketplace di Amazon.it. I clienti dell’azienda di e-commerce potranno ricevere il proprio vino preferito in 24/48 ore in tutta Italia scegliendo tra prodotti di oltre 500 cantine, più di 300 denominazioni e oltre 700 vini.

I servizi. Per consentire un acquisto consapevole, al seguente link www.amazon.it/vinitaly, il servizio propone ai potenziali acquirenti di conoscere le etichette a disposizione, affinando la ricerca in base ad aromi, abbinamenti, regioni di provenienza, tipologia come bianco, rosso, spumante, rosé o dolce, premi insigniti dalle maggiori guide enologiche italiane, oppure ancora seguendo i suggerimenti di Vinitaly Wine Club, come ad esempio: i Grandi Vini Italiani, i migliori vini premiati sotto i 20 euro, i Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, la Selezione Brunello di Montalcino DOCG, i Vini rossi Super Tuscan, i Vini rossi e bianchi sotto i 10 euro.

 

 

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Thierry Bertrand-Souleau è il nuovo direttore generale di Sephora Italia

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Thierry Bertrand-Souleau, dopo aver ricoperto la funzione di direttore commerciale della rete Sephora Francia, oggi arriva a Sephora Italia, filiale italiana della catena di beauty store del gruppo LVMH, in qualità di direttore generale.

Il suo curriculum annovera varie cariche nel settore : ha iniziato la sua carriera nel 1997 da Decathlon in qualità di Area Novita-al-vertice-di-SephoraManager, per poi entrare a far parte nel 1999 di Darty come Responsabile mercato UK e Benelux. Entra nel 2003 nel Gruppo PPR in qualità di Direttore Sales & Marketing di Orcanta Lingerie. Diventa dal 2007 al 2012 Direttore Commerciale, Marketing & Merchandising dell’azienda Etam Pret-à-Porter. L’azienda spiega: “Ha avuto un ruolo chiave nella definizione e realizzazione della strategia commerciale, rafforzando in maniera significativa “l’esperienza cliente”. Allo stesso modo ha favorito la crescita del brand in un contesto economico delicato, sviluppando l’innovazione e i servizi all’interno dei beauty store”.

 

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Cortilia, il mercato online di prodotti agricoli, attivo anche a Bergamo

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Cortilia, il primo mercato online di prodotti agricoli, consolida la sua presenza in Lombardia e aggiunge un nuovo tassello alla sua rete facendo il suo ingresso anche a Bergamo dove offre l’opportunità di ricevere, con un click, prodotti ortofrutticoli insieme a una varietà di prodotti freschi come carne, formaggi, uova, pasta, pane. Una volta acquistati i prodotti sul sito www.cortilia.it si avrà la consegna a domicilio, nelle fasce orarie preferite, all’interno di pratiche cassette in grado di preservarne fragranza e sapore. Il servizio è stato pensato anche per gli utenti che si collegano con iOS e Android per i quali è stata realizzata un’app gratuita.

“Siamo orgogliosi di poter ulteriormente espandere la nostra presenza in Lombardia, regione che ci ha visti nascere e che da Marco Porcaro ceo cortiliasempre premia la nostra scelta di puntare sulla filiera corta per offrire ai nostri clienti prodotti di qualità – dichiara Marco Porcaro, Fondatore e CEO di Cortilia. – Dopo Milano, Monza e Brianza, Varese, Como, Pavia e Lodi, Bergamo diventa così la settima provincia lombarda raggiunta dalle nostre cassette: l’obiettivo è quello di continuare e rafforzare il trend di crescita che ci ha caratterizzati fin dall’inizio di questa sfida”. Porcaro aggiunge: “La sinergia con le realtà e con gli agricoltori locali è fondamentale per garantire agli utenti prodotti eccellenti e per diffondere quella cultura della qualità che sta alla base di acquisti e consumi consapevoli. L’obiettivo per il futuro è quello di continuare la nostra espansione per affermarci come punto di riferimento nel panorama dell’e-grocery italiana”.

Cortilia è stata avviata commercialmente nel 2012 a Milano e oggi può contare su una rete composta da più di 50 agricoltori e produttori locali, 500 prodotti variabili in base alla stagionalità e migliaia di consegne effettuate fino ad oggi in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.

 

 

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Leroy Merlin lancia il concorso per lo sviluppo di concept innovativi

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Forest Stewardship Council® Italia in collaborazione con Leroy Merlin lanciano il concorso How wood it be, La foresta in una stanza che, dal 10 al 13 maggio 2016, vedrà impegnati 15 giovani creativi e un designer nella progettazione di complementi d’arredo in legno nella cornice della Fornace Carotta (Padova). L’iniziativa nasce per diffondere l’uso del marchio della gestione forestale responsabile nel settore dell’arredo, con l’obiettivo di porre l’attenzione dei progettisti, della produzione industriale e del consumatore finale sulla provenienza della materia prima legnosa.

Le modalità di partecipazione. Il concorso si presenta come un workshop progettuale che vedrà impegnati i partecipanti sotto la supervisione del designer Andrea Maragno di JoeVelluto Studio. I creativi verranno indirizzati in un percorso di ricerca e sviluppo di concept innovativi che prevedano l’uso del legno come materia prima. Il progetto migliore verrà quindi selezionato per entrare nel catalogo 2017 ed essere commercializzato nei punti di vendita Leroy Merlin. La partecipazione al concorso è aperta agli studenti regolarmente iscritti all’ultimo anno di corso di laurea triennale in Architettura, Ingegneria, Design, o provenienti da Scuole o Istituti di Design e Accademie di Belle Arti, che non abbiano ancora compiuto 31 anni. La selezione dei 15 partecipanti avverrà in base a curriculum, portfolio ed esperienze. I dettagli per l’iscrizione e ulteriori informazioni sono disponibili sul www.fsc-italia.it/designaward.

“È importante guidare il cliente verso scelte responsabili – spiega Luca Pereno, coordinatore sviluppo sostenibile Leroy Merlin Italia – Ed è fondamentale garantire al consumatore finale che i prodotti di origine forestale derivino da foreste gestite in maniera legale e responsabile”.

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Pam Panorama avvia il portale per genitori e insegnanti

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Pam Panorama lancia un nuovo progetto editoriale sviluppato online, Guida alla Crescita, indirizzato a genitori ed insegnanti. Il portale offre consigli, informazioni e suggerimenti per aiutare nella crescita dei ragazzi e ha due mascotte, Chiara e Leo, una giovane mamma e il suo simpatico figlio, guidati alla scoperta di tanti temi e discipline diverse: matematica, italiano, scienze, alimentazione, sport.

Registrandosi nell’area riservata ai genitori, sul sito guidaallacrescita.pampanorama.it, le famiglie avranno accesso a contenuti di approfondimento per i ragazzi, ogni mese basati su un tema diverso: guide per scoprire come stimolarli nelle attività scolastiche, poster infografici, il Colora e ritaglia e schede di attività sperimentali. Anche gli insegnanti, registrandosi nella sezione a loro dedicata, potranno accedere a materiali appositamente pensati per l’attività didattica in classe, tra cui i sussidiari tematici del progetto Nutri il Sapere di Pam Panorama, le carte di identità dei prodotti freschi, ogni mese differenti, e dei test online da sottoporre agli studenti proprio sui temi di Nutri il Sapere.

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Iri attesta il potenziale Lcc delle insegne della do

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L’Iri, leader mondiale nella fornitura di informazioni sui mercati del Largo Consumo e sullo shopper, traccia uno schema sul progressivo avvicinamento dei principali concorrenti del settore del retail e sui cambi di aggregazione in do, comparando il periodo di gennaio 2016 con lo stesso periodo dell’anno precedente. E propone una visione del potenziale Lcc, ossia del largo consumo confezionato, mettendo a confronto il movimento delle insegne.

Coop 15,2(-0,61)

Conad 14,0(+0,44)

Esselunga 10,6 (+0,3)

Selex 10,6 (+0,47)

Auchan 8,2 (-0,67)

Carrefour 6 (-0,23)

Crai 3,9 (+0,38)

VéGé 3,6

Acqua&Sapone 3,2 (+0,36)

Sun 2,8 (+0,53)

Finiper 2,8 (-0,04)

Agorà  2,6 (+0,18)

Sigma 2,6 (-1,25)

Pam 2,4 (-0,15)

Aspiag 2,1 (+0,07)

Bennet 2,1 (-4)

C3 1,8 (+0,06)

Sisa 1,4 (-0,63%)

Despar  1,20% (+0,03)

Coralis  0,5 (+0,04)

altri  2,4 (-0,68)

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