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Channel: Retail – Gdoweek
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Negozi, custodi di storia e valori

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Il digitale è ormai una fluida entità che invade tutto e ci trasporta ovunque. I negozi, invece, si trovano ancora in un posto ben preciso, nel quale scegliamo di entrare superando una linea spaziale. A fronte di una quotidianità dove il digitale diventa fonte di connessione, ma anche di alienazione, il punto di vendita deve ritrovare un ruolo umano e rassicurante. Questa la visione retail di Chiara Endrigo, cofondatrice dell’azienda creativa e di progettazione Visual Display.

Qual è la funzione del negozio oggi?

Il ruolo del negozio fisico per noi oggi è quello di rimettere al centro la relazione umana con la persona e con il brand, ovvero quello che si è un po’ perso con l’evoluzione digitale. Il retail così torna a dover svolgere un ruolo esperienziale e di concretezza. Da un punto di vista progettuale, si tratta di dare voce in modo autentico ai valori delle marche. Di esperienza si parla già da anni, ma oggi è tempo di metterla in atto concretamente e la tangibilità del retail ci chiama a farlo.

Cosa significa a livello progettuale?

Oggi all’interno dello spazio retail siamo chiamati a fare scelte prima di tutto funzionali attraverso il layout. Prima ancora di decidere il colore del pavimento e degli arredi dobbiamo rispondere a un’altra domanda: cosa vogliamo far fare alla persona? Prima non ci chiedevamo questo perché si era automaticamente orientati alla vendita, oggi non è così: si è alzata l’asticella delle possibilità oltre lo scontrino. Le stesse aziende sono meno orientate alla vendita del prodotto e più al coinvolgimento, all’interazione con il marchio. Nella moda, ad esempio, si rinuncia a uno spazio in più per esporre i vestiti in favore di qualcosa di diverso, come un salotto.

Che incidenza ha la digitalizzazione attualmente?

Devo ammettere che, per quanto riguarda la nostra esperienza, all’interno degli spazi retail il classico schermo come touchpoint non è già più tanto richiesto. Il punto di vendita torna ad avere una funzione più pura e l’esperienza digitale passa più dal dispositivo mobile della persona e dell’app che dal layout. Il digitale è ormai interiorizzato nelle persone: non è un elemento progettuale imprescindibile, perché un brand si possa dire innovativo nel retail. È come se il negozio stesse diventando una “terra di mezzo”, dove le persone possono paradossalmente staccare e disintossicarsi, toccare con mano ciò che hanno già ricercato online, come fonte di sicurezza e conferma. Per questo tutti i contenuti che i brand veicolano sul digitale oggi devono essere sostenibili, ovvero rintracciabili nel mondo fisico con coerenza.

Può citarci un progetto emblematico in tal senso?

Il concept store Filling Station Motel (Udine, 2018 ndr) sviluppato con Eni e dedicato agli amanti delle due ruote: si tratta di un luogo che riunisce workshop, osteria, negozio di abbigliamento e condivisione di eventi legati al mondo delle moto e della musica. Un progetto che unisce contaminazioni diverse, creato partendo dal desiderio nel nostro cliente, che ci ha visto immaginare tutto fin dall’inizio a partire dalla location: un vecchio hangar Eni Agip. Il tutto è ispirato ai motel Eni Agip degli anni Cinquanta. Abbiamo cercato di ridare vita a servizi del passato, ma in modo contemporaneo. In generale anzi c’è un ritorno dell’heritage passato, la volontà di ripescare il bagaglio culturale di un’epoca dove le relazioni avevano ben diverso valore.

Il made in Italy quanto incide nel racconto instore?

Sicuramente molto, se il brand è un vero made in Italy. Cambia come si sceglie di veicolarlo. Anche nella comunicazione del made in Italy ritorna un concetto di autenticità, senza gesti forzati. Il valore del made in Italy, infatti, spesso soffre di una comunicazione ridondante, spesso pacchiana e ripetitiva. E noi cerchiamo di evitarlo, come esemplifica il nostro progetto Slowear Venezia a Tokyo. A metà fra concept store e spazio di ricerca, questo negozio nei suoi 90 mq di superficie unisce sartorialità, italianità, stile e ospitalità, con una nuova anima meno rigorosa e più eclettica.

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Il brand di lusso Livy da Victoria’s Secret

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Livy Victoria's secret

Entra in assortimento nei punti di vendita Victoria’s Secret e sul sito online del marchio il brand di lingerie francese di lusso  Livy. Stando a quanto scrive Pambianco news i prezzi degli indumenti sono decisamente più alti rispetto a quelli del noto brand americano: l’entry price è di 45 dollari per uno slip e si arriva fino a 490 per un kimono. La collezione comprende anche bustier in pelle, reggiseni, top e camicie. La collaborazione è stata avviata dal nuovo Ceo John Mehas.

 

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L’esperienza nel retail è sempre più phygital

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Quante e quali sono le componenti dell’esperienza d’acquisto che desideriamo vivere? Anche i più pragmatici riconosceranno che nella propria storia di shopping hanno abbandonato o scelto un negozio particolare in base a motivazioni ben precise, non necessariamente logiche e difficilmente riconducibili a una schematizzazione. Il digitale complica ancor più il quadro perché apre mondi inesplorati: si moltiplicano i bisogni, indotti o reali e con essi le risposte dei retailer. Sempre meno messa in scena, sempre più valori: l’acquisto è l’espressione di uno stile di vita, il negozio l’incarnazione dei capisaldi valoriali. Acquistare è esperire un legame con l’insegna, è un’esperienza di affinità, fatta di mille dettagli. Esploriamone alcuni.

Dove comincia l’acquisto? Sempre più spesso online, sui social, in chat, da una app. Che sia solo ricerca di informazioni, passatempo o acquisto diretto, l’esperienza è totalmente nuova e in itinere. Wish, Zalando, Asos, Zappos, Uniqlo con le loro app, i banner su Facebook, le inserzioni pubblicitarie di Instagram, le chatbot di messenger. Si naviga magari tornando dal lavoro, basta un click per acquistare. I social legano l’esperienza a una community di amicizie o al seguito di un influencer, scatta l’emulazione. I marketplace fanno da benchmark per il prezzo e per le recensioni degli utenti, i siti dei brand sono una sorta di influencer che però è anche produttore, come Apple o Samsung o Nike. La chat è la novità, l’onnipresente stanza di socialità virtuale per i più giovani, ma non solo. Whole Foods ha creato la propria con l’obiettivo di spingere le vendite e spostare traffico verso il sito attraverso una app, Messenger appunto, sulla quale le persone trascorrono molto tempo. La chatbot, con linguaggio naturale e anche le emoticon, permette di navigare tra le ricette usando chiavi di ricerca e ricavando una lista della spesa. Per esempio, inserendo le emoji della frutta o delle pietanze, è in grado di risalire alla ricetta che combina i prodotti inseriti.

Sempre in tema di avvio agli acquisti, la piattaforma Alecia.com ha riunito in un solo luogo emozione, sogno e click per finalizzare l’acquisto proponendo video on demand trasformati in negozi virtuali. Il Singles Day di Alibaba propone un’idea simile ma con un’esperienza di show live, durante il quale si compra ciò che si vede, grazie alla realtà virtuale. Lo sviluppo delle tecnologie di riconoscimento immagine ha portato alle app per lo showrooming: Amazon ha recentemente aggiornato la propria che permette, partendo da un oggetto visto in un altro negozio o in vetrina, l’acquisto diretto su Amazon. Invece di identificare il prodotto scannerizzandone il codice a barre, basta inquadrarlo con lo smartphone per ritrovarlo nell’assortimento del marketplace. E via con l’acquisto o la wish list.

La tecnologia presente in negozio abbina l’elemento ludico al contenuto di servizio. I camerini digitalizzati, assistenti virtuali o reali con tecnologia digitale, gli scaffali virtuali, offrono più scelta nei colori e nelle taglie. Vale per brand del lusso ma anche per retailer fast fashion come Ovs. Nel retail sportivo l’esperienza consiste in una performance che porta nel negozio l’emozione dell’agonismo, nella personalizzazione estrema, per esempio della scarpa da running, i classici sono Nike o Sport Check in Canada, ma anche Adore Me, insegna che nasce come pure player online e, quando si tratta di aprire negozi fisici, desidera conservare l’esperienza intima e sicura di provare la lingerie a casa. Da qui l’idea dei camerini virtuali: permettono di provare e riprovare, scoprire taglie e colori direttamente nel camerino. E tutti i dati aiutano l’insegna a offrire un miglior servizio. È un negozio “aumentato” che estende le proprie funzioni per intercettare il bisogno di conoscenza ma anche di esperienza intorno al prodotto, manifestato spesso dai millennials che si aspettano uno shopping connesso e social anche se fisico.

Pratico e asettico, il negozio automatico punta sull’esperienza opposta della funzionalità estrema, senza fronzoli. Dopo la vending machine il passo successivo si chiama Amazon Go: sensori ovunque e checkout automatico con la app. Ma non è l’unico: BingoBox nasce in Cina dalla collaborazione tra Auchan e Bingo Fresh e funziona sempre via smartphone, scannerizzando un QrCode all’ingresso, mentre la cassa riconosce gli oggetti e fa il conto, da pagare con Alipay o WeChat, con supporto “umano” in video in caso di problemi. Auchan ha anche il format Auchan Minute, sempre in Cina, partner Hisense: totalmente automatico, si acquista con lo smartphone. Se il negozio è virtuale, la ricerca dei retailer va verso nuove modalità di navigazione tali da rendere visibile tutto l’assortimento, in maniera pertinente e piacevole, per esempio grazie alle intelligenze artificiali parlanti di Google e Amazon. Oppure punta sul servizio o sul momento chiave della consegna, quando finalmente l’esperienza diventa fisica. Cortilia per esempio gioca anche su quest’ultimo aspetto curando il packaging per estetica e riciclabilità e portando la cassetta al piano. Rimanendo online, tra le esperienze più ludiche ma con finalità molto pratiche Worldz è una startup italiana che propone agli eCommerce un servizio che aiuta a far fruttare le visite creando un legame diretto con i social media. Al navigatore viene proposto un test della propria popolarità su Facebook (in futuro anche altri social) in cambio di uno sconto: dall’influencer al micro influencer, per diffondere il brand entro la cerchia ristretta, ma fidata e vicina, che le persone normali possono vantare.

Rimanendo nel ludico, poiché spesso i bambini accompagnano i genitori a fare la spesa, qualcuno ha pensato anche alla loro esperienza, con la realtà aumentata. L’antesignano è il supermercato del futuro Coop. Poi è arrivato PokemonGo, con le bestioline da scovare anche tra le corsie di Carrefour. Dall’incontro sono nate le app dedicate, come gli Ortaggiotti di Penny Market: pupazzi da collezionare ma anche una app sul telefonino con i personaggi che spuntano nel reparto ortofrutta. Per Natale Auchan ha lanciato in Italia, dopo Francia, Spagna, Ungheria, Portogallo, Polonia, Romania e Ucraina, la caccia ai Wishmiz a palle di neve, attraverso la app AuchanKids. Il gioco, direttamente ispirato ai Pokemon, sfida a trovare il Wishmiz d’oro scansionando il poster in negozio e raccogliere punti per vincere regali. Sempre in negozio i bimbi possono farsi un selfie nel reparto giocattoli, scansionando un altro poster che fa apparire i personaggi. Inoltre, scansendo l’oggetto desiderato nel catalogo Auchan possono comporre la letterina di Babbo Natale virtuale, i genitori la ricevono via email.

Alla frontiera dell’innovazione emozionale ci sono i reparti freschi dei supermercati. Albert Heijn ad Amsterdam ha pensato di esaltare il concetto di freschezza consegnando a domicilio pasti caldi cucinati con le ricette della propria piattaforma di cucina Allerhande, in partnership con Deliveroo e Thuisbezorgd.nl, in 30 minuti. Il flagship e laboratorio di idee di Auchan a Torino invece realizza l’incontro direttamente nel punto di vendita con un assortimento di insalate e mini-ortaggi ancora in vaso con le radici, e proponendo la ristorazione interna. Nell’ortofrutta, l’esperienza d’acquisto si rinnova con la creazione di ambienti separati, chioschi a igloo, di cui uno dedicato al biologico sfuso. Produzione e consumo tutte da vivere secondo Auchan e che diventano visibili dalla galleria del centro commerciale, grazie alle casse disposte a “U” al centro del negozio. Anche pagare è un’esperienza.

 

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Bonjour Sacai, un pop-up a Parigi dedicato a Colette

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Nella Capitale francese apre un temporary store ideato dal direttore creativo di Sacai, Chitose Abe, e dall’ex creative director della famosa realtà francese, Sarah Andelman, che rende omaggio a Colette. Lo sottolinea il giornale online Luuk Magazine. Il pop-up Bonjour Sacai, situato al civico 40 di Rue de Richelieu, sarà aperto fino al 9  marzo. In assortimento le collezioni primaverili, le linee di kidswear e lingerie in edizione limitata del brand, oltre ad alcune collaborazioni con marchi locali come A.P.C., Petit Bateau e Hervé Chapelier. Sono inoltre presenti anche  pezzi d’arredamento creati su misura per lo spazio dallo studio di architettura Gelchop, oltre ad uno speciale bar gestito dalla caffetteria Honor.

Stando a quanto pubblica MFFashion questo negozio “dà il via a una sequenza mondiale di pop-up Hello Sacai in diverse città d’Europa, Asia e Stati Uniti, dove il marchio non ha dei punti di vendita”.

 

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Satur debutta a Milano

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È il primo punto di vendita dell’insegna nel capoluogo lombardo. Satur, insegna del Gruppo Galileo specializzata nella vendita di piccoli elettrodomestici e accessori per la casa, rafforza la rete e apre a Milano il suo 60° punto di vendita italiano. Il negozio si trova in via Ponte Seveso. Si presenta con 13 vetrine e uno spazio espositivo di 300 mq. L’assortimento è composto da oltre 6.000 referenze tra cui le novità dei brand del gruppo: da Villa d’Este Home Tivoli al mondo del piccolo elettrodomestico Kooper, con una proposta di casalinghi, padelle, accessori cucina, complementi tavola, tessile e arredo bagno a marchio Galileo.

 

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Despar s’impegna a protezione della filiera zucchero italiano

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In un contesto nazionale che ha visto la progressiva chiusura degli zuccherifici, con una perdita di oltre l’80% della produzione italiana, Despar Italia ha scelto la collaborazione con Italia Zuccheri per il lancio del proprio zucchero “classico” a marchio. Una scelta che si lega alla volontà di garantire qualità, italianità e sostenibilità ambientale. Così Despar presenta il proprio zucchero “classico” a marchio puntando su una filiera di produzione al 100% nazionale.

L’iniziativa è frutto dell’accordo con la cooperativa Coprob, presente sul mercato con il marchio Italia Zuccheri, che è oggi l’unica filiera in questo settore totalmente italiana. Fondata nel 1962 a Minerbio, in provincia di Bologna, Coprob è composta da 25.000 agricoltori che seminano, coltivano e raccolgono le barbabietole su un’estensione complessiva di circa 32.000 ettari.

I vantaggi di questa scelta sono molteplici. Sotto il profilo sociale, la Cooperativa partner è una realtà significativa che dà lavoro, investe e distribuisce gli utili sul territorio. Dal punto di vista ambientale, invece, la coltura della barbabietola da zucchero, nell’ambito delle rotazioni in agricoltura, arricchisce il terreno e lo prepara a migliorare la qualità e le produzioni delle coltivazioni successive riducendo la necessità di input in termini di energia, prodotti fitosanitari e ingredienti nutrizionali.

Infine, la collaborazione con Coprob/Italia Zuccheri costituisce un sostegno economico al settore bieticolo-saccarifero italiano che in poco più di un decennio si è trovato ad essere quasi totalmente dipendente dalle importazioni, avendo perso oltre l’80% della produzione nazionale con la chiusura di 16 zuccherifici su 19.

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Carrefour Italia annuncia la trasformazione 2019-2022

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carrefour

Il Piano di trasformazione quadriennale (Ptq) 2019-2022, presentato oggi alle parti sociali da Carrefour Italia prevede investimenti per 400 milioni di euro destinati, fra l’altro, all’apertura di 300 nuovi punti di vendita a insegna Market (100) ed Express (200), allo sviluppo dell’eCommerce e alla ridefinizione -con potenziamento- della gamma dei prodotti a marchio proprio. L’obiettivo generale è adattare il modello di business e l’organizzazione aziendale alle più recenti evoluzioni della domanda, che richiede da un lato un maggior livello di servizio e di selezione di prodotti, dall’altro più eCommerce e sviluppo di punti di vendita di prossimità con superfici medio-piccole.

Il progetto di trasformazione rientra in un più ampio disegno globale che prevede per Carrefour una rifocalizzazione sui suoi clienti e le loro aspettative, attraverso le leve intermedie dell’assortimento, della competitività di prezzo e della qualità del servizio. Il nuovo PTQ seguirà perciò due direttrici principali: sviluppo del programma Act for Food con il quale Carrefour detiene un ruolo di leadership sul tema della transizione alimentare (per educare a un’alimentazione sempre più responsabile); e aggiornamento/revisione dei formati di vendita anche in ottica omnicanale mediante forte trasformazione digitale.

L’espansione della rete avverrà attraverso acquisizioni, nuovi franchising e sviluppo organico per accrescere e rafforzare la presenza nelle regioni italiane chiave per il business Carrefour in Italia (Lombardia, Piemonte, Lazio, Liguria e Valle d’Aosta) e per consolidare la presenza in Triveneto, Emilia Romagna, Campania e Sardegna.

Il Piano quadriennale (PTQ) prevede anche un focus sull’eCommerce, con l’apertura a Milano, Torino e Roma di 4 “hybrid stores” dopo quello di Paderno Dugnano, vicino Milano, inaugurato nel 2018, e lo sviluppo dell’omnicanalità con l’estensione a 1.000 punti di vendita (rispetto agli attuali 240) dell’offerta click&collect, l’implementazione di locker e test del modello drive, l’ampliamento dell’assortimento soprattutto di prodotti freschi, il lancio di un marketplace food e non food, e nuove funzionalità per ottimizzare la customer experience.

Parte della strategia dedicata alle piccole e medie superfici consisterà anche nell’incremento dei livelli di servizio ai clienti, con interventi organizzativi e formativi di oltre 200 mila ore per il personale, e la revisione delle linee di prodotto offerte sempre più sostenibili e selezionati, attraverso il supporto alla crescita dei marchi propri.

Il progetto complessivo del Piano quadriennale include anche una profonda revisione del modello iper, un format da anni vittima della crisi dei consumi di prodotti non alimentari: gli ultimi dati Nielsen confermano questo trend negativo anche per il 2018 con una diminuzione del fatturato a parità (Like-for-Like) degli ipermercati in Italia pari a -2,4%.

Il formato “iper” sarà rivisto in ottica downsizing per arrivare superfici di vendita ridotte e focalizzate sull’alimentare per accrescere la sostenibilità economica di lungo periodo dei punti di vendita. Il piano non prevede chiusure di esercizi ma rimodulazioni e riduzioni delle superfici di vendita di 5 ipermercati dei 51 presenti sul territorio nazionale: fra i quali Marcon (Ve), Tavagnacco (Ud), Grugliasco (To), Casalecchio sul Reno (Bo), e Roma-La Romanina, tutti in centri commerciali.

A supporto del nuovo PTQ, Carrefour varerà una nuova organizzazione della sede centrale di Milano, che permetterà all’azienda di essere più agile e pronta a rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti, anticipando le nuove necessità determinate dall’evoluzione demografica e delle abitudini sociali delle famiglie italiane. La trasformazione prevista dal Piano ha anche un impatto riorganizzativo equivalente a massimo 590 equivalenti a tempo pieno, corrispondenti a circa il 4% della forza lavoro. L’azienda ha già dato la propria disponibilità a un confronto con le parti sociali per minimizzare l’impatto occupazionale, anche attraverso il ricorso ad ammortizzatori sociali. L’intenzione dell’azienda è di identificare tutte le opportunità di ricollocamento interno ed esterno del personale coinvolto, anche attraverso la forma di “Incentivazione all’imprenditorialità” da proporre ad alcuni dipendenti coinvolti nel piano, ai quali l’azienda, qualora ne esprimessero l’interesse, offrirà un affiancamento per avviare una propria attività imprenditoriale in franchising a marchio Carrefour. Nell’ambito della sostenibilità economica di lungo periodo, Carrefour punterebbe a minimizzare l’effettivo numero di esuberi, che verranno gestiti su base esclusivamente volontaria.

 

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Xiaomi: in arrivo il quinto store italiano

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xiaomi mi store venezia

Sarebbe pronto all’apertura il quinto Mi Store di Xiaomi in Italia. Il punto di vendita, stando a quanto pubblica il sito Xiaomi Today, sarà realizzato al Valmontone Outlet di via della Pace, a Valmontone, a circa 50 chilometri da Roma.

Il brand è presente a Il Centro di Arese, a Bergamo all’Orio Center, Novate Milanese al centro commerciale Metropoli, e Venezia, all’interno del centro commerciale Nave de Vero. E lo sviluppo continuerà nel corso del 2019 con nuove aperture in tutta Italia.

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Partnership tra D.It, Moneta e il Cucchiaio D’Argento

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Espositore Moneta

La collection dedicata ai clienti dei punti di vendita Sigma e Coal, in programma dal 25 febbraio al 19 maggio, è il frutto della collaborazione tra Moneta, marchio italiano con oltre 140 anni di storia, e il Cucchiaio D’Argento, ricettario simbolo della cultura culinaria italiana dal 1950. La collection propone anche strumenti dedicati alla cottura grill e vapore oltre ad una serie di accessori di tendenza proposti a corredo, come la pinza chef o la molla da pesce e da carne.

Quella degli strumenti di cottura – commenta Alessandro Camattari, direttore commerciale e marketing D.IT-Distribuzione Italianaè una delle categorie più performanti nel mondo loyalty in termini di engagement e redemption. In questo caso andiamo oltre, con una proposta che offre contemporaneamente una user experience sia fisica che digitale, attrattiva soprattutto per il nostro primario target di riferimento che cerca nella spesa un’esperienza diretta , piacevole e innovativa”.

L’operazione promozionale E tu che chef sei? Permetterà di avere, per ogni 10 euro di spesa (scontrino unico, multipli inclusi), un bollino da applicare sulla tessera consegnata nel punto di vendita. Una volta raggiunto il numero di bollini richiesti, basterà aggiungere un piccolo contributo per avere diritto ad un prodotto Connection Base, la prima linea di strumenti di cucina interattivi, garantiti 5 anni e 100% Made in Italy. Inquadrando con il proprio smartphon/tablet il QR Code integrato nel rivestimento, l’utente verrà reindirizzato sul sito web www.supersigma.com, dove si potrà registrare (o loggare, se già registrato) per accedere alle ricette messe a disposizione da cucchiaio.it.

La partnership prevede inoltre, dal 4 marzo al 14 aprile, l’attivazione di un concorso a premi per tutti gli utenti registrati sul sito www.supersigma.com. Una vera e propria “competizione culinaria” che punta a premiare le ricette più inedite e originali caricate online.  Per partecipare, basta accedere al sito e caricare sulla gallery del concorso la propria ricetta, compilando l’apposito form. Tutte le ricette saranno votabili fino al termine del concorso, grazie al link dedicato. Tra le 20 ricette che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze, sarà estratto il vincitore di un Frigorifero Smeg dal design anni ’50. Una seconda estrazione assegnerà invece 100 libri firmati Il Cucchiaio d’Argento agli utenti più fortunati che, indipendentemente dalla partecipazione, abbiano espresso almeno un voto di preferenza tra le ricette caricate.

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La scelta ecosostenibile di Prezzemolo&Vitale

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prezzemolo&Vitale

“Oggi vorremmo condividere con voi una scelta che abbiamo fatto. E un invito, per contribuire a fare della nostra città, una città più pulita”. L’invito di Prezzemolo&Vitale viaggia sui social. L’insegna palermitana, socia Coralis, ha deciso di rinunciare al volantino porta a porta evitando sprechi di carta e divulgarlo esclusivamente sul Giornale di Sicilia, sui canali digitali dell’insegna e nei punti di vendita della rete. “Non vogliamo più contribuire a sporcare i marciapiedi – sottolinea l’azienda – Non abbandoniamo la carta per strada”.

 

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Imperial conquista Medio Oriente e Stati Uniti

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Imperial Dubai Mall

Dopo aver consolidato la presenza in Europa, Imperial rivolge l’attenzione verso Medio Oriente e Stati Uniti. L’insegna apre al Dubai Mall un flagship store di circa 250 mq, dotato di una vetrina ad angolo di 20 metri nella zona premium del building. In assortimento le collezioni Imperial e Please che sarà presente con un corner dedicato.

Adriano Aere, presidente del gruppo Imperial, commenta: “La leva del Made in Italy con un ottimo rapporto value for money sta riscuotendo un grande successo di vendite e l’apertura al Dubai Mall è stata il viatico per far nascere altre trattative di aperture ad Abu Dhabi, in Kuwait e in Arabia Saudita”.

Nel piano di sviluppo del brand c’è anche l’America. L’azienda bolognese ha infatti firmato Imperial Dubai Mallun contratto di distribuzione, operativo da gennaio 2019, con il gruppo Seldat Fashion Usa per lo sbarco sul mercato americano di tutti i marchi del gruppo: Imperial (Uomo e Donna), Please e Dixie. La partnership prevede lo sviluppo di tutti i marchi in un’ottica multichannel: oltre allo sviluppo della distribuzione wholesale, il piano vede un’entrata selettiva nei grandi Department Store americani e l’apertura di standing alone store guidati dal partner distributivo. Inoltre, è in corso la ricerca di una location per un flagship store a New York. Infine, l’azienda ha previsto anche l’ apertura del canale eCommerce, con e-store americani dedicati ai singoli marchi Imperial, Please e Dixie.

“Il tema del See Now Buy Now è attualmente molto sentito negli Usa e attraverso questa importante partnership l’obbiettivo sarà quello di sfruttare appieno questa caratteristica unica del gruppo Imperial, un fast fashion di qualità offerto alla distribuzione multimarca. – continua Adriano Aere – Partendo dalla base di New York, è prevista inoltre la creazione di strutturate reti di vendita regionali, con la progressiva apertura di showroom a Los Angeles, Chicago, Atlanta, Dallas, Vancouver, Toronto e Montreal”.

 

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Scarpe&Scarpe promuove la special collection

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Scarpe&Scarpe partnership

Da gennaio a maggio nei punti di vendita Scarpe&Scarpe e sul sito eCommerce dell’insegna saranno disponibili in assortimento i prodotti della special collection del marchio. Gli articoli saranno evidenziati instore perché esposti in aree dedicate e personalizzate. Le referenze sono il frutto di progetti in co-branding che vedono la partecipazione di Gas, Carrera, Pierre Cardin, Lumberjack, Fred Mello, Lulù, Wrangler, Enrico Coveri, Laura Biagiotti e Navigare.

All’iniziativa verrà dato risalto, non solo nei punti di vendita, ma anche online attraverso una pagina dedicata all’interno del sito eCommerce di Scarpe&Scarpe. Ci sarà inoltre un riferimento sull’app con link diretto alla pagina dedicata sul sito e per finire un piano di comunicazione social rivolto ai clienti.

 

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Il nuovo Auchan, da non perdere!

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Sperimentare, offrire nuove esperienze instore e di acquisto, sviluppare altri mestieri: questi i concetti alla base del rinnovamento dello store Auchan di Torino, il primo aperto in Italia, che, in occasione del trentennale del Gruppo in Italia, si trasforma in un laboratorio di idee, rafforzato dall’online.

Unico l’obiettivo: “Far vivere l’esperienza Auchan dove, quando e come vuoi” come sintetizza Oliviero Gervasi, direttore dello store: “Abbiamo messo a punto un nuovo layout con diversi percorsi per coinvolgere maggiormente i consumatori nei vari universi: abbiamo sviluppato la nostra classica piazza dei freschi ampliando spazi e assortimenti, sottolineando la presenza dei vari mestieri e animando le diverse botteghe con laboratori e cucine a vista -continua Gervasi-. Ogni bottega ha a disposizione tavoli e sedute, spazi per sedersi e gustare gelati, prodotti di pasticceria, pane e pizze cotte al momento nel forno a legna, veri e propri menù preparati nei diversi reparti (gastronomia, pesce, carne, angolo sushi, salumi e formaggi). “Abbiamo creato uno spazio ampio per i vini al centro, con un’area lounge sopraelevata per il consumo instore o un momento di relax”.

Esperienza vuole anche dire realizzare eventi come animazioni con pizzaioli acrobatici, degustazioni di vini, assaggi di quanto prodotto da chef e cuochi, assunti ad hoc. Ampio spazio è dedicato ai prodotti locali: dai vini (oltre 130 etichette piemontesi su un totale di 300) ai formaggi, dai grissini alla pasta fresca (con tajarin, agnolotti, ecc.), dal cioccolato alla carne.

L’area dell’ortofrutta è uno dei fiori all’occhiello, con la creazione sia di uno spazio per frutta e verdura sfusa biologica sia di una serra aeroponica, la prima in Italia, che propone insalate, erbe aromatiche e micrortaggi, in collaborazione con Agricooltur.

Il mondo benessere comprende un ampio assortimento di prodotti gluten free, bio, vegani e vegetariani, anche freschi. Presente anche una nutrizionista per consulenze gratuite sull’abbinamento dei prodotti e su diete più bilanciate.

Di particolare impatto l’area casse, con 4 sistemi di pagamento (classico con Cash Management; automatico AuchanSelf; con terminali di Scan&Pay e con smartphone per l’app AuchanSpeedy): a forma di U, le casse sono separate da un largo corridoio, per sottolineare la loro centralità nello store.

Le sperimentazioni hanno coinvolto anche altri mondi: la casa, declinata per ambienti e marchi premium negli elettrodomestici (Mìele e Smeg); il petfood con il corner Pet Shop, dal cibo (compresa la carne surgelata cruda per la dieta barf) fino agli accessori; il gaming con una stanza ad hoc dove testare gratuitamente i giochi elettronici.

Anche l’universo bellezza è stato rinnovato con una vasta area profumeria, dall’ambientazione da insegna specializzata, beauty station per make up personalizzati e nail artist, e un assortimento importante di cosmesi naturale.

Si aggiunge il Barber Shop, curato dal marchio torinese Attilio Barber. Infine, la parafarmacia, focalizzata su due settori: integratori e mondo bambino.

 

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Il piano di restyling di Pam

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Pescheria Pam

È iniziato lo scorso anno e prosegue anche nel 2019 il lavoro di ristrutturazione della rete Pam sul territorio nazionale. L’insegna sta modificando il design interno dei suoi punti di vendita per rendere il layout più accattivante e innovativo.

“Il progetto di restyling ci ha impegnati molto in questi mesi, ma siamo davvero orgogliosi del risultato e, soprattutto, lieti del feedback dei nostri clienti che in questi anni hanno adottato un nuovo modo di fare la spesa: sempre più al passo coi tempi, sempre più piacevole e, soprattutto, sempre più di qualità, caratteristica che ci contraddistingue da oltre 60 anni.” commenta Fulvio Faletra, direttore customer engagement di Pam Panorama.

L’area dedicata ai freschissimi diventa protagonista: nel reparto ortofrutta così come in macelleria e pescheria, fino al banco dei formaggi e dei salumi. La gastronomia valorizza i Gastronomia Pampiatti pronti preparati quotidianamente. In assortimento, infine, Pam, dà ampio spazio ai prodotti in linea con gli ultimi trend di mercato, puntando su un buon rapporto tra qualità e prezzo. In occasione di ogni riapertura, i negozi propongono una degustazione ispirata ai sapori tipici del territorio: dalle 15.30 alle 20 sarà possibile, infatti, assaggiare un prodotto fresco e uno a marchio Pam Panorama, ogni volta diversi. Nei punti di vendita più grandi, inoltre, sarà possibile assistere ad animazioni, ispirate al payoff di Pam Panorama La vita spesa al meglio, a cura di associazioni locali. Le prossime aperture saranno a Trieste e Livorno.

 

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Ovs e Thun: pronta la capsule primavera/estate

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THUN in OVS_ESTATE

Prosegue la partnership tra Ovs e Thun, rinnovata per questa primavera/estate. L’angelo Thun è il tema a cui si ispira la capsule dedicata alla primavera in vendita a partire dal 25 febbraio, mentre quella estiva a partire da maggio. I prodotti saranno in vendita negli store Ovs e nei negozi Thun, oltre che online sia su www.ovs.it che su www.thun.com.

L’angelo sarà ricamato su tutine in ciniglia dévoré e completini in colori pastello, gioca con la luna e le stelle. Per l’estate i colori si fanno più vivi: il bianco puro, il rosa e l’azzurro intenso dei body in jersey e piquet, fanno da sfondo a buffi ranocchi e simpatiche tartarughe, raffigurati secondo lo stile Thun. Nel rispetto dell’ambiente tutti i capi sono realizzati in cotone biologico, coltivato senza l’utilizzo di pesticidi.

 

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Euronics, “Human Touch in a Digital World”

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Per Euronics, “Human Touch in a Digital World” significa entrare in un mondo fisico/virtuale (le due dimensioni sappiamo non essere necessariamente in antitesi), dove i clienti vengono riconosciuti come persone con esigenze, desideri e capacità di spesa specifici, e l’insegna è in grado di supportarli nel loro processo di scelta, in base alle singole caratteristiche.

Euronics è la terza realtà nel mercato italiano retail degli elettrodomestici e dell’elettronica di consumo, con una rete fisica, diretta e indiretta, di oltre 400 punti di vendita a insegna Euronics, Euronics City ed Euronics Point, dei quali 205 in proprietà e 198 in affiliazione, e una forza occupazionale di circa 4.700 dipendenti. Nel 2018 sono stati aperti 16 punti di vendita con previsione di altri 20 nel 2019.

Euronics ha chiuso il 2018 con un fatturato alle casse di 2 miliardi di euro (Iva inclusa), in lieve decremento sul 2017: questo risultato tiene conto degli 83 milioni di euro recuperati rispetto alla prevista riduzione del fatturato, derivanti dalla cessione di alcune aziende e da situazioni concordatarie di altre.

La flessione registrata a livello di giro d’affari aggregato (Gruppo) è quindi bilanciata dalla crescita dei ricavi delle 9 imprese socie, che hanno confermato la loro leadership in alcune regioni strategiche come Lazio, Puglia e Sicilia.

Nel 2019, rispetto a un mercato piatto, si prevede un fatturato in leggero incremento, grazie anche alle nuove aperture. La quota di mercato di Euronics si attesta sull’11,20% nel panel Retail Market e sul 21,31% nel panel Technical Superstores (fonte: Gfk).

Fra i settori più brillanti per risultati di fatturato 2018, spiccano la telefonia, con una quota del 26,8%, l’AV (Audio-Video) con il 18,3% (trend vs 2017), e il grande elettrodomestico che si attesta intorno al 16%, con ponderata molto vicina a quella dell’IT (15,6%).

Alessandro Butali, Presidente di Euronics

“Lo scenario attuale e la penetrazione di tecnologie digitali hanno accelerato il cambiamento e la necessità, da parte di realtà come la nostra, di evolversi rapidamente per mantenere attrattività e competitività -è il commento di Alessandro Butali, Presidente di Euronics Italia-. Il nostro claim Human Touch in a Digital World riassume il posizionamento e la strategia del Gruppo, che da sempre fa del rapporto umano con i suoi clienti il suo punto di forza”.

“Oggi la relazione fra un’insegna e il consumatore deve svilupparsi con punti di contatto nuovi -aggiunge Butali– che vanno dalle app ai social network, ai siti, alle chat, fino agli assistenti virtuali; questo processo di digitalizzazione, seppur imprenscindibile, non rende però il fattore umano meno importante per i clienti, che cercano sempre qualità nel servizio all’interno del punto vendita e una customer experience gratificante, sia all’interno del negozio che negli altri punti di contatto digitali”.

 

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Eurospar a Cosenza: Maiora si rafforza in Calabria

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Eurospar Cosenza

Sale a 73 il numero dei punti di vendita della rete in Calabria dove il gruppo Maiora ha inaugurato un Eurospar in via Marconi, a Cosenza. “Puntiamo a proseguire nel percorso di riqualificazione della nostra rete – afferma Pippo Cannillo, presidente e amministratore delegato di Despar Centro-Sudcon l’intento di diventare leader di mercato in questo territorio. Il nuovo punto di vendita inaugurato è stato progettato seguendo i nuovi e moderni standard che hanno caratterizzato le ultime aperture in Puglia, a Trani e Terlizzi. Abbiamo grandi aspettative che ci auguriamo possano essere ripagate dalla fedeltà che i consumatori vorranno riconoscere al nostro marchio”.

Tra le novità del nuovo format un’area completamente dedicata a Despar Natural, la selezione Despar di prodotti dedicati al benessere, con prodotti senza glutine, biologici, salutistici, vegani o senza zucchero. L’ortofrutta è caratterizzata dalla presenza di banchi frigo con un’esposizione verticale per frutta e ortaggi, oltre alla tradizionale esposizione per la frutta continuativa e stagionale. Nel reparto macelleria il banco assistito e a libero servizio sono completati dalla presenza di una vetrina verticale per tagli pregiati e preparati dallo staff. Il reparto salumi e formaggi dispone di un banco take away e uno assistito. Presente inoltre la panetteria che propone pane sfornato di continuo durante la giornata, grazie alla panificazione interna realizzata secondo ricette tradizionali e con ingredienti naturali. Allestita all’interno del punto di vendita che si sviluppa su un’area di 1.000 mq, anche l’enoteca all’interno della quale saranno programmate degustazioni con la presenza di sommelier. Il locale è stato realizzato con accorgimenti ecosostenibili come impianti di refrigerazione e condizionamento di ultima generazione e a basso consumo energetico. Ha un organico di 24 addetti.

 

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Penny Market festeggia il quarto di secolo in Italia

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Venticinque anni in Italia: un quarto di secolo per Penny Market, una delle prime catene e insegne tedesche (fa capo a gruppo Rewe) di supermercati low cost ad aprire nel nostro paese: una delle tedesche di più longeva vita italiana, quasi ex aequo con Lidl. Penny festeggia i 25 anni in Italia soffiando su 370 candeline, indicative, ovviamente, non degli anni, ma del numero di punti di vendita attualmente sulla penisola, riforniti da 588 fornitori italiani: il 91% del totale, a dimostrazione che un’impresa non italiana può valorizzare il patrimonio italiano di piccole e medie imprese locali.

Questi due numeri (370 e 588) sono destinati a salire sull’onda del piano di investimenti da 70 milioni di euro  orientato all’obiettivo non solo di diffondere il marchio Penny Market sul territorio nazionale, ma anche di creare valore per tutta la filiera: al primo posto, l’apertura di nuovi supermercati, poi subito dopo viene la revisione (restyling/aggiornamento) di negozi già aperti e, terza voce in ordine d’importanza, i rifacimenti.

Gotthart Klingan, Amministratore delegato di Penny Market Italia

Gli investimenti allocati per il 2019 sono anche direzionati al potenziamento delle strutture intermedie di filiera come i magazzini: a breve saranno inaugurati il centro distributivo a Catania, e la nuova sede di Cernusco sul Naviglio.

“Con il nostro arrivo nel 1994 abbiamo inaugurato un cambiamento nel mondo della distribuzione in Italia, dando inizio al rinnovo del settore grazie alla nostra formula in grado di coniugare assortimento, qualità e prezzi convenienti –commenta Gotthard Klingan Coo di Penny Market-. Negli anni abbiamo sempre accresciuto focus e attenzione sul territorio e i fornitori, contribuendo a sviluppare le aree in cui abbiamo deciso di operare. Gli investimenti per l’anno in corso si inseriscono proprio in questa strategia di crescita, che vede nell’integrazione con il tessuto socioeconomico locale uno dei principi fondamentali del nostro lavoro”.

 

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Calliope lancia la linea Kids

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Calliope Kids

Debutta a marzo in oltre 40 negozi in Italia, all’estero e online, la linea Kids di Calliope, insegna del Gruppo Teddy. La gamma, che sarà in assortimento nei negozi della rete con formati da 500 a 750 mq, comprende articoli di abbigliamento bambino e bambina, per una fascia di età tra i 3  e i 14 anni. All’estero la nuova linea sarà presente in Repubblica Ceca, Filippine, Slovacchia, Russia, Arabia Saudita, Serbia, Grecia e sarà acquistabile online sul sito www.calliope.style. La collezione Kids ha uno spazio dedicato che richiama la camera da gioco di un bambino e di una bambina.

Vogliamo continuare ad evolvere per rispondere alle esigenze dei nostri clienti che già amano lo stile Calliope, vestendo anche i loro bambini, e attrarne di nuovi. Con questa nuova linea possiamo offrire ai nostri clienti una shopping experience più completa, sempre all’insegna del Live the beauty”, dichiara Cristiana Tadei, brand manager Calliope.

Il direttore sviluppo di Teddy, Pierluigi Marinelli, aggiunge: “Calliope è sicuramente per il nostro Gruppo uno dei marchi con cui vogliamo continuare a crescere, sia come numero di negozi sia come partner in affiliazione. Con questa nuova linea il brand diventa ancora più interessante, attrattivo e completo nell’immagine e nelle possibilità di business sia per gli investitori che per tutto il mondo del real estate”.

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Da Esselunga i Ticket Restaurant di Edenred

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esselunga ticket restaurant

Partnership tra Esselunga ed Edenred. L’insegna adotta i Ticket Restaurant Mobile, letti alle casse in soli due secondi.  “L’ingresso di Esselunga nel network Ticket Restaurant è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione. Chi pranza con i nostri Ticket, da oggi, può utilizzarli alle casse di Esselunga con la massima semplicità ed efficienza. Può integrare eventuali differenze di importo grazie alla capacità della nostra soluzione di dialogare con altri sistemi di pagamento. Si tratta di una vera e propria rivoluzione virtuosa nell’esperienza di acquisto del consumatore” dichiara Luca Palermo, Ad di Edenred Italia.

 

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