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Aldi: new opening in Veneto

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Aldi Verona Corso Venezia

Nuovo store a Villafranca di Verona (Vr) per l’insegna Aldi che realizza un punto di vendita, il decimo nella regione, ubicato in via Tofane, sviluppato su 1.340 mq. L’area esterna ospita un parcheggio di 105 posti auto. Il negozio rispecchia il format già sperimentato per la rete che l’insegna sta sviluppando nel nord del Paese. L’ingresso è sul reparto ortofrutta. Sono presenti enoteca, il Banco dei sapori riservato alla gastronomia, la caffetteria Caffè al dì, la panetteria Pan del Dì. Un’area del negozio è destinata ai prodotti in promozione: due volte a settimana, il lunedì e il giovedì, Aldi propone una variegata offerta di articoli promozionali.

 

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Pam local: 14esimo store a Bologna

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Prosegue l’espansione del format local di Pam che a Bologna, in via Irnerio 24, inaugura il 14esimo punto di vendita in città nei locali che ospitavano  il Supermercato Metà. Lo store si trova nel cuore del quartiere San Donato – San Vitale, una zona residenziale che si sta rivalutando. Anche in questo store l’insegna propone le iniziative Prezzo Promessa, che garantisce prezzi bassi, 365 giorni l’anno, su un’ampia selezione di articoli di uso corrente, e Menu facili e veloci, per suggerire ogni 15 giorni gli ingredienti ideali per la realizzazione di ricette, a prezzi scontati.

In assortimento, in linea con le ultime tendenze di mercato, sono disponibili piatti pronti, confezioni monoporzione, prodotti free from o integrali. Presenti anche articoli bio, veg&veg ed etnici, oltre che la selezione di eccellenze dop e igp, provenienti da fornitori locali e appositamente segnalate come prodotti del territorio. Tra i servizi offre spesa a domicilio e disponibilità di buoni pasto. Il negozio è aperto con orario prolungato, 7/7, fino alle 22.

Il successo di Pam local continua a richiamare l’attenzione di molti imprenditori che vedono nel nostro format, la soluzione ideale per i cittadini di piccole e grandi città grazie al mix di innovazione, convenienza e offerta di qualità” commenta Lorenzo Seccafien, direttore vendite Pam. 

 

Sono previste a breve nuove aperture entro il mese di settembre a Padova, Ferrara, Perugia e Roma.

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Scarpe&Scarpe: un negozio ad Erba

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A Erba (Co) Scarpe&Scarpe apre un punto di vendita, situato in viale Prealpi. Lo store propone collezioni di scarpe, borse e valigeria, abbigliamento, accessori per uomo, donna e bambino. All’interno del negozio è stato inserito il corner della Calzatura donna dedicato ad Alesya, la private label del brand. Lo store si sviluppa su una superficie di 1490 mq, propone un assortimento di circa 5024 referenze, è dotato di 3 casse e impiega 12 addetti.

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La scelta di trasparenza di Coop

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Coop-Origine-pomodoro

Il 26 agosto è stato sancito l’obbligo di indicare in etichetta l’origine per pelati, polpe, concentrato e gli altri derivati del pomodoro. Coop aveva già avviato un percorso di trasparenza sin dal 2004 specificando sui prodotti della linea Coop origine pomodoro le seguenti caratteristiche: 100% italiano il pomodoro utilizzato; controllo sui diritti dei lavoratori estesi fino alla raccolta in campo, metodi di coltivazione rispettosi dell’ambiente e conoscenza della filiera, residui chimici inferiori al 70%, caratteristiche merceologiche rispondenti al capitolato.

Ad oggi sono presenti sugli scaffali di Unicoop Firenze 26 referenze tra passata di pomodoro, polpa e pelati, provenienti da 7 fornitori con 10 stabilimenti di produzione localizzati in Emilia Romagna, Toscana e Campania. Nel dettaglio, queste le caratteristiche della linea Coop Origine Pomodoro, certificata dal 2004:

L’azienda specifica: “Coop garantisce su questi prodotti la rintracciabilià fino al campo e che i pomodori vengano coltivati secondo il metodo della produzione integrata, che limita l’utilizzo di pesticidi, garantendone il 70% in meno rispetto a quanto consentito per legge. La rintracciabilità sui prodotti a bacca (pelati, pomodorini, datterini e S. Marzano) è tale da risalire al nome del coltivatore, mentre per passate e sughi si risale al gruppo di coltivatori”.

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Cioccolatitaliani espande il format

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Cioccolatitaliani è stata una delle prime insegne a tematizzare in chiave di format una singola specialità, il cioccolato, in un format ristorativo moderno. Vincenzo Ferrieri, classe 1984, nato e cresciuto a Napoli, si è trasferito a Milano per laurearsi all’università Luigi Bocconi. Inizia una carriera nell’alta finanza tra Milano e la Svizzera, ma nei suoi pensieri prevale, alla fine, il richiamo dell’imprenditoria.

Cioccolatitaliani sta sviluppando il format all’estero. Dopo il primo store aperto a Doha, Qatar, ha inaugurato un mega-locale a Riyadh (900 mq), e aprendo in Marocco un altro locale molto grande (1.000 mq ). I paesi ai quali sta rivolgendo l’attenzione sono Spagna, Portogallo, Uk, Francia e la Cina.

Come e perché nasce l’idea e il format di Cioccolatitaliani?

Cioccolatitaliani nasce da un’intuizione della famiglia, anche grazie alla lunga esperienza nel mondo della pasticceria e della somministrazione alimentare. Per anticipare il fermento intorno al settore food e alle nuove aperture di locali specializzati, ho convinto mio padre, che già stava meditando di investire nel settore del gelato, a scommettere su un’idea diversa e iniziare un nuovo corso a Milano.

La strada giusta era prendere un prodotto meno stagionale e specializzarsi al massimo declinandolo in tutte le forme possibili.

La scelta è quindi caduta sul cioccolato, sicuramente perché già parte del background di famiglia nella pasticceria o inconsciamente in risposta al mio lavoro nella finanza: “Non siamo mica cioccolatai” mi ripeteva ogni giorno il mio capo. Il passo ulteriore è stato creare una forte brand awareness grazie a un marchio semplice e diretto, Cioccolatitaliani, e strutturare un’azienda orientata all’internazionalizzazione, concentrata verso l’espansione nel mercato globale.

Caratteristiche essenziali e costanti del format

Gli spazi di Cioccolatitaliani sono la concretizzazione, attraverso il design, di un progetto di ristorazione: ogni dettaglio concorre a dare forma alla sua identità comunicandone i valori ai clienti e guidandone l’esperienza.

Il retail concept mette consapevolmente in primo piano tutto il fascino della produzione, delle fasi di lavorazione quotidiane, della preparazione al momento. Grazie al posizionamento dei laboratori in vetrina, l’attività degli chef è visibile anche dall’esterno: gelato, dolci e brioche vengono lavorati in diretta mentre la cucina è all’opera.

Come viene dichiarato sulla vetrina Cioccolatitaliani “lo fa davanti a tutti” mettendo in bella mostra non il semplice gelato bensì il gelatiere al lavoro davanti al cliente, show cooking applicato non per il solo intrattenimento, ma per raccontare e coinvolgere.

Anche interior design e arredi valorizzano i codici del brand: predominano le tonalità calde che richiamano ovviamente la materia prima, materiali naturali come la pietra grezza che riveste il bancone, il mosaico, realizzato ad hoc, le piastrelle bianche dei laboratori, i tavoli in legno non trattato: superfici diverse per comunicare anche al tatto. Al centro del locale campeggia un vero e proprio “caveau” che contiene lingotti di cioccolato. La nostra è una dichiarazione d’intenti: il cioccolato si custodisce come un bene prezioso. Il punto di vendita è modulato per adattarsi a ogni scala di grandezza e posizionarsi strategicamente in ogni contesto retail, dalle vie cittadine, agli shopping mall, fino agli spazi commerciali di aeroporti e stazioni.

Concorrenti?

La vera forza di Cioccolatitaliani è che si compone di quattro concept in uno: gelateria, caffetteria, pasticceria e cucina vengono uniti dal fil rouge del cioccolato. Questa combinazione unica, oltre a consentire una declinazione dell’offerta nell’arco della giornata e delle quattro stagioni, garantisce anche l’assenza di un vero e proprio competitor. Esistono comunque alcuni format internazionali, come Paul Bakery e Max Brenner che, sebbene con un prodotto diverso, vanno a ricoprire occasioni d’uso e conseguenti porzioni di mercato equivalenti. Per quanto riguarda l’Italia, consideriamo Venchi il principale concorrente sulla piazza.

Sviluppo: diretto o in franchising?

Cerchiamo di assestarci intorno a un 20% di punti di vendita a gestione diretta e un 80% in affiliazione. Per lo sviluppo estero stringiamo accordi che vanno dal master franchising, all’area development, fino alle joint venture per canali specifici e paesi più impegnativi.

Centri città o centri commerciali?

Cioccolatitaliani ha tre format: small, medium e full, che differiscono in termini dimensionali e per offerta: si va dai più piccoli punti di vendita con sola somministrazione take away a quelli grandi con servizio di ristorazione e cucina. Questa flessibilità adatta il concept alle più svariate situazioni: high-street, centri commerciali prime, stazioni e aeroporti, purché in location AAA.

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Lidl debutta al Sana con Cien Nature

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cien nature lidl italia

Cien Nature, la linea di Lidl Italia che comprende circa 20 prodotti tra cui shampoo, creme viso, bagno doccia, deodoranti, burro corpo creati con i migliori ingredienti disponibili in natura, sarà presentato al Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale, in programma dal 7 al 10 settembre, a Bologna. Cien Nature, certificata NaTrue e Bios, è un marchio nato nel 2016, disponibile in esclusiva in tutti i punti di vendita Lidl. Tra le ultima novità annovera il Deodorante al fiordaliso bio, il detergente intimo lenitivo con calendula e Aloe bio.

Alessia Bonifazi, responsabile comunicazione e CSR di Lidl Italia, commenta così la partecipazione a Sana: “Abbiamo scelto di essere presenti a Sana perché vogliamo far conoscere la qualità e la convenienza dei nostri prodotti beauty-care in un contesto nuovo, diverso dal punto vendita. Cien Nature è una gamma dalle formulazioni sicure: senza oli di siliconi, conservanti, profumi o coloranti sintetici; –prosegue– un progetto che ha permesso a Lidl di sviluppare una cosmesi bio democratica, con prezzi contenuti e alla portata di tutti.”

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Maiora cresce sviluppando nuovi format

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Un’azienda giovane, con tanta voglia di mettersi in gioco e dimostrare di essere un player di valore e di riferimento in un contesto socio economico complesso come il sud d’Italia. Un’azienda famigliare, saldamente gestita dalla seconda generazione, che ha il commercio nel sangue, per averne vissuto la storia e le evoluzioni nelle parole e nei fatti dei loro padri, che rappresentano una parte importante della storia della distribuzione organizzata in Italia e nel Sud, e che oggi preferiscono rimanere qualche passo indietro e lasciare spazio (e responsabilità) ai giovani. Una realtà fortemente radicata e innamorata del proprio territorio, determinata a crescere grazie a un rapporto più stretto con il territorio e la volontà di sperimentare nuove formule.

Questo il filo rosso di questa nuova tappa de #ilviaggio, tornato in Puglia per un tour nella rete di Maiora (socio Despar dal 2013), società nata nel 2012, dall’unione tra la Cannillo spa della famiglia Cannillo e la Ipa Sud della famiglia Peschechera, una scommessa vinta che oggi rappresenta una realtà al dettaglio di 500 punti di vendita con le insegne Despar, Eurospar e Interspar tra diretti, somministrati e concessi in affitto di azienda, con incassi nel 2017 pari a 802 milioni di euro. Per completezza vanno aggiunti 5 cash&carry. “E vogliamo crescere ancora -spiega Pippo Cannillo, amministratore delegato di Maiora-: per potenziare la rete, sia con nuovi store sia con ristrutturazioni abbiamo previsto un budget di circa 10 milioni di euro. Allo stesso tempo, amplieremo le linee a marchio ed entreremo nell’eCommerce”.

Freschezza, servizio, assortimento e convenienza: sono questi i pilastri intorno ai quali sono state ripensate le nuove formule di vendita a insegna Eurospar e Interspar. In particolare, il percorso evolutivo della rete è iniziato lo scorso anno con l’Eurospar di Trani (Ba), uno store di 1.000 mq , la cui prima particolarità è rappresentata dall’edificio. “Si tratta infatti di un hangar della seconda guerra mondiale, successivamente utilizzato come oleificio, del quale siamo riusciti a mantenere le caratteristiche architettoniche, protette dalle Belle Arti, pur trasformandolo in un supermercato di nuova concezione, un test per evolvere progressivamente la nostra formula”, spiega Lugi Peschechera, direttore acquisti & marketing di Maiora. In quest’ottica, uno degli elementi distintivi del supermercato è il display dell’ortofrutta. “Trattandosi di una struttura lunga e stretta abbiamo deciso di utilizzare per frutta e verdura dei display verticali con i quali ‘giocare’ a livello di colori e forme, in modo da garantire un maggiore impatto visivo, convinti che queste merceologie si comprino prima di tutto con gli occhi … e poi guardando il prezzo -chiarisce Peschechera-. Inoltre da questa struttura abbiamo incominciato a creare aree di focalizzazione sul mondo del salutismo, che comprende bio, alta digeribilità, free from e che ha la nostra linea a marchio Natural come principale protagonista”.

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Nau!: primo store a Pisa

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Nau Pisa

Entra a Pisa l’insegna di ottica Nau! con il suo primo punto di vendita in città situato in corso Italia 92. L’azienda potenzia la presenza nella regione toscana dove opera con otto strutture: il negozio va, infatti, ad aggiungersi a quelli di Firenze, Empoli, Livorno, Lucca, Grosseto, Arezzo e Siena.

L’offerta propone, come di consueto, occhiali da vista e da sole, per uomo, donna e bambini, con nuove collezioni in edizione limitata ogni due settimane. Lo store è stato realizzato con l’utilizzo di materiali riciclati per gli arredi. Tra i servizi offre il controllo della vista gratuito, effettuato da ottici ed optometristi, e un servizio di manutenzione e piccole riparazioni.

 

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Conad: nuovo look per il supermercato di Montefiascone

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Riapre dopo i lavori di restyling il punto di vendita Conad di via Cassia 65 a Montefiascone (Vt). La ristrutturazione del locale, secondo quanto pubblica ViterboNews, ha reso possibile l’ampliamento dei reparti e la valorizzazione delle aree dedicate ai freschi: panetteria, macelleria, gastronomia calda e fredda, salumi-latticini. L’attenzione ai localismi si traduce con una presenza importante di prodotti del territorio e a km0. In linea con le rinnovate tendenze di consumo in assortimento sono presenti articoli senza glutine, senza lattosio, biologici. Sono stati infine utilizzati accorgimenti ecosostenibili per ridurre l’emissione di CO2 e per il risparmio energetico. Tra i servizi annovera Ordina&Ritira per effettuare la spesa online da ritirare all’interno del  supermercato e il Free wifi per navigare in internet gratuitamente all’interno del punto di vendita e accedere ai servizi digitali dedicati.

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Gruppo Végé sigla l’accordo per l’ingresso di Vega

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Gruppo VéGé annuncia la definizione di un nuovo accordo che dal primo gennaio 2019 rafforzerà la compagine dei soci: l’ingresso di Vega Società Cooperativa, azienda con sede a Olmi di San Biagio di Callalta (Tv), che opera nel food (insegne: Maxì, Spak supermercati, Super W supermercati) e nel canale drug (retail specializzato in profumi-cosmetici-detersivi) con le insegne Il Tulipano e Aurora profumerie, in Veneto e Friuli Venezia Giulia attraverso una rete di oltre 400 punti di vendita tra superstore, supermercati, superette, negozi specializzati e negozi di vicinato.

L’accordo rappresenta la prosecuzione da parte di Végé nel corso del 2018 di un percorso ricco di alleanze strategiche e commerciali. Questa politica si è concretata in progetti complessi come la creazione della piattaforma comune sud-europea con Grupo IFA, leader della distribuzione in Spagna e Portogallo, e la nascita a luglio 2018 della nuova AICUBE, quarta centrale d’acquisto in Italia per market share, sorta dall’intesa con Gruppo PAM e Carrefour Italia.

Con l’accordo siglato in questi giorni, Végé potenzia il proprio presidio territoriale nel Nordest della Penisola con l’ingresso di un gruppo distributivo attivo da 50 anni nel Triveneto.

“Siamo felicissimi di accogliere Gruppo Vega tra le imprese socie -dichiara Nicola Mastromartino, Presidente di Gruppo VéGé. Vega è una realtà cooperativa che ha una storia decisamente affine a quella di Gruppo VéGé, sia per le origini nel commercio al dettaglio, sia per la missione di creare valore per le imprese associate curando la convenienza, offrendo servizi ad alto valore aggiunto e puntando sulla qualità della marca del distributore. Questo accordo suggella un percorso iniziato sette anni fa”.

“In mezzo secolo di attività abbiamo consolidato un ruolo di leader in un contesto competitivo come quello veneto e del Friuli Venezia Giulia -aggiunge Roberto Barbon, amministratore delegato di Vega Società Cooperativa- compiendo scelte strategiche a favore dei nostri punti di vendita, come il costante potenziamento dei servizi e gli investimenti in innovazione. Oggi muoviamo un altro passo fondamentale, entrando in Gruppo VéGé. Siamo convinti che cooperando e unendo i rispettivi punti di forza, Gruppo Vega potrà conseguire gli obiettivi di crescita sostenibile, l’ottimizzazione dei costi e le proposte di offerte promozionali di successo che ci siamo prefissati per i prossimi anni”.

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Maxi Zoo approda a Moncalieri

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Maxi Zoo_Moncalieri

Consolida la sua presenza sul territorio l’insegna petstore Maxi Zoo, parte del gruppo tedesco Fressnapf, che a Moncalieri (To), in corso Savona, inaugura uno store di 450 mq. Il punto di vendita offre oltre 7.000 articoli in assortimento di petcare e petfood e propone corner dedicati agli accessori, alla cura e al benessere dell’animale.

Il negozio impiega sei persone provenienti dalla zona di riferimento, formate come da prassi  attraverso il programma di training della Maxi Zoo Academy per i nuovi dipendenti.

Come in tutti i negozi della catena, è possibile trovare servizi dedicati agli animali come l’area picnic con acqua fresca e cibo, la bilancia per cani, il servizio di incisione medagliette. Infine è presente una donation box, in cui è possibile lasciare alimenti di prima necessità che saranno devoluti alle onlus locali del settore.

 

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Coop accelera su mdd e non food

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Le mdd in casa Coop rappresentano nel complesso oltre un quarto del fatturato totale alle casse. Molto del lavoro imminente e futuro di Coop si concentrerà su questo ambito e su quello che si potrebbe definire oggi scaffale infinito, cioè la possibilità per il consumatore (che nel caso Coop è spesso anche socio) di trovare tutto anche in punti di vendita più piccoli e di prossimità attraverso l’online nella formula dell’ordina e ritira (click&collect). Non sarà un lavoro facile visto che Coop è presente con la sua rete in 18 regioni, 90 province e 995 comuni. La rete è costituita da 2.134 punti di vendita incluse le diversificazioni, cioè compresi tutti i touchpoint (librerie, turismo, bricolage, energia, tlc, farmacie). Così come ha fatto per quanto riguarda il giro d’affari, l’ufficio studi di Ancc-Coop ha scorporato la consistenza numerica della rete in 3 cifre diverse: oltre ai 2.134 touchpoint complessivi (store+diversificazioni), il campione prevede 1.637 punti di vendita gdo (cifra che include il franchising) e 1.175 pdv (di cui 119 ipermercati) ad insegne Coop, appartenenti a Coop e aderenti ad Ancc-Coop.

Coop è il 1° distributore italiano, 41° retailer alimentare nel mondo, e 15° nell’area euro (fonte: Global Power of Retailing Top 250). La quota di mercato Coop (fonte: dati Nielsen Gnlc gennaio 2018) è del 14,2%, seguita da Conad (12,5%) e Selex (9,7%).

“Abbiamo iniziato ad affrontare questioni che ritardano la nostra crescita e su cui abbiamo preso decisioni rilevanti -spiega Marco Pedroni, presidente Coop Italia–. In primo luogo confermiamo la nostra presenza al Sud, con interventi di razionalizzazione, ma anche con l’estensione della formula cooperativa in un territorio come la Sicilia o con l’avvio di importanti partnership in franchising in alcune regioni. Le nostre cooperative stanno inoltre affrontando il problema di un formato come quello degli ipermercati che mostra innegabili difficoltà; le soluzioni sono differenziate e riguardano in alcuni casi la ristrutturazione e il ridimensionamento delle strutture, in altri casi l’innovazione del modello di offerta a parità di dimensioni -continua Pedroni-. Abbiamo inoltre aperto cantieri importanti che incrociano le diverse sensibilità dei soci e consumatori: l’innovazione negli assortimenti, l’eCommerce per food e non food, i servizi nel campo energetico. Stiamo compiendo un ulteriore salto di qualità nell’offerta dei nostri prodotti Coop, sia a livello di spinta commerciale che nell’evoluzione delle linee e della gamma assortimentale: nel 2018 saranno 200 i nuovi prodotti a marchio che arriveranno a scaffale, altrettanti sono stati quelli nuovi nel 2017”.

Nelle linee strategiche illustrate da Marco Pedroni, nel duplice capitolo “mdd e tipicità”, rientra certamente Coop Italian Food, la società al 100% di Coop nata per valorizzare il prodotto Coop e il prodotto italiano all’estero: quest’anno punta al miliardo di euro di fatturato ed è presente in 12 Paesi del mondo.

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Pam Panorama: torna il concorso Vinci l’Alaska

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Avventura è il nome di uno dei due viaggi in palio per il concorso Vinci l’Alaska con il salmone selvaggio che Pam Panorama promuove e propone ai suoi clienti. Il concorso è organizzato da Asmi, l’ente che si occupa della promozione dei prodotti ittici dell’Alaska, in collaborazione con i supermercati  Pam e Pam Panorama di tutta Italia e destinato ai consumatori in possesso della carta fedeltà Carta x Te da presentare alla cassa al momento del pagamento. Il sistema acquisirà automaticamente la partecipazione associandolo al codice prodotto. L’iniziativa è attiva fino al 30 settembre. Per partecipare basterà acquistare in uno dei punti di vendita della rete un trancio fresco oppure un filetto di salmone selvaggio dell’Alaska decongelato di qualsiasi peso.

 

Il viaggio, per due persone, dura 10 giorni e prevede escursioni, giornate dedicate alla pesca, immersioni nell’area del Kenai Fjiords e un’escursione dedicata all’avvistamento degli orsi. Quest’anno il concorso offre l’opportunità di un secondo premio: un week end a Venezia in un hotel a 5 stelle. Il concorso si svolge nell’unico periodo in cui il Salmone Selvaggio dell’Alaska può essere acquistato non congelato, come avviene negli altri mesi dell’anno. Questo, in conseguenza della rigida regolamentazione della pesca vigente in Alaska che, da maggio a settembre, tiene conto delle migrazioni transoceaniche di questi pesci sostenendone la sostenibilità.

 

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GrandApulia: chiude l’Ipercoop di Foggia

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grandapulia

Chiude Ipercoop di Foggia, un ipermercato di 5mila mq situato nell’area industriale della città, locomotiva alimentare del centro commerciale GrandApulia. Secondo quanto scrive il giornale online FoggiaToday la chiusura è prevista per il primo ottobre e le motivazioni sarebbero state spiegate dal patron Antonio Sarni che ha sottolineato l’importanza di ridimensionare gli spazi food. Si punta dunque su format di dimensioni più ridotte rispetto agli ipermercati. Le trattative sindacali si svolgeranno per valutare la posizione di 57 lavoratori. Si ipotizza possano essere ricollocati nella struttura La Mongolfiera di viale degli Aviatori.

 

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Aldi prosegue l’espansione in Veneto

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Aldi ortofrutta

Si amplia la rete di Aldi in Veneto che inaugura l’undicesimo store nella regione, situato a Noale (Ve) in via Galileo Galilei 15. Il punto di vendita occupa una superficie di 1.200 mq e dispone di un’area esterna di 4.000 mq con 78 posti auto. L’edificio dispone di un impianto fotovoltaico da oltre 48 kWp. Il reparto ortofrutta, ispirato ai mercati rionali, è il primo spazio a cui ogni cliente accede entrando nel negozio, segue la vinoteca. Sono presenti, come da format dell’insegna, il Banco dei Sapori, riservato alla gastronomia, che valorizza le tipicità regionali. Sono presenti inoltre, così come negli altri negozi della rete, l’area pensata per il pane e i prodotti da forno, Pan del Dì, affiancata dal corner Caffè al dì. Allestito infine uno spazio destinato ai prodotti in promozione: due volte a settimana, il lunedì e il giovedì. Impiega 15 persone.

 

 

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Bennet Drive apre anche a Montano Lucino

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Il comune comasco di Montano Lucino ospita anche lo storico quartier generale di Bennet: e qui a Montano arriva il servizio Drive, sviluppato dal gruppo distributivo per consentire e facilitare ai clienti l’ordine online della spesa e il ritiro degli acquisti all’esterno del punto di vendita.

Il nuovo servizio click&collect di Montano Lucino si aggiunge ai Drive di Anzano del Parco, Cantù, Cassina Rizzardi, Erba e Tavernola, inaugurati di recente nel comasco. Bennet Drive è attivo anche a Lentate in Brianza, Cornaredo, Vanzaghello e Vaprio d’Adda nel milanese; San Martino Siccomario in provincia di Pavia; e Chivasso, Ciriè, Nichelino e Pavone Canavese nell’area torinese.

Con l’apertura del Drive di Montano Lucino il numero di postazioni per il ritiro della spesa sale a 15, in linea con gli obiettivi di inizio anno.

Lo schema di utilizzo è noto, ma lo ripetiamo: si clicca su www.bennetdrive.it da qualunque dispositivo 24 ore su 24, si scelgono i prodotti da ritirare poi nell’apposita piattaforma in qualsiasi momento della giornata. La spesa viene caricata direttamente in macchina da un addetto senza costi aggiuntivi. Pagamento alla consegna tramite Pos, senza scendere dall’auto.

Con Bennet Drive si trovano le stesse offerte presenti nel punto di vendita, con possibilità di ordinare anche prodotti freschissimi (ortofrutta, macelleria, pescheria) e di produzione Bennet (panetteria, pasticceria, rosticceria e cucina).

 

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Maxi Zoo apre a Zanè

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Nuovo punto di vendita Maxi Zoo a Zané (Vi) in via Alessandro Manzoni, ad angolo con via Leopardi, sviluppato su un’area di 520 mq. Lo store propone 7.000 item di petcare e petfood e impiega sei persone. Tra i servizi l’area picnic con acqua fresca e cibo e la bilancia per cani. Tutti gli store dell’insegna offrono inoltre il servizio di incisione medagliette. La struttura è aperta da lunedì a sabato dalle 9 alle 20 e domenica dalle 9,30 alle 19,30.

 

 

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Carrefour Bio & Bien, nuova sfida

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“Diventare una delle principali aziende impegnate a rendere i prodotti biologici disponibili a quante più persone possibile e a guidare la transizione alimentare per tutti entro il 2022”. Questo l’obiettivo ambizioso dichiarato da Carrefour a livello mondiale: coerente con questo impegno e con l’idea di ampliare l’offerta ai consumatori assecondandone le rinnovate tendenze di consumo, l’insegna sta lavorando su un doppio binario. Da un lato sta sviluppando nuovi formati, tra cui Carrefour City – Bio & Bien Plus, dedicato ai prodotti biologici, aperto a Beaupassage, nel cuore del 7° arrondissement di Parigi; dall’altro sta ampliando la propria capacità con acquisizioni, sia di siti online (Greenweez nel 2016) sia di catene specializzate, come la francese So.bio (8 negozi attivi e due in apertura), avvenuta lo scorso luglio. Alla base un concetto fondamentale: diventare leader nella “democratizzazione del biologico”.

Il supermercato nasce dunque come negozio dedicato non alla nicchia ma a un target ampio ed eterogeneo, sempre più attento alla qualità del prodotto, alla filiera e alla sostenibilità dell’intero processo produttivo.

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Euronics-Siem cresce a due cifre e apre punti di vendita

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Euronics-Siem ha registrato nel 2017 un aumento di fatturato (+4,79%) che, stando ai dati comunicati relativi al 31 agosto 2018 (+12,40%), troverà come minimo conferme alla fine di quest’anno, considerando anche l’apertura di due nuovi negozi a Pescara e a Corato (Ba): il risultato parziale 2018 risalta positivamente, in controtendenza su un quadro di mercato che registra nel complesso un arretramento dell’8% rispetto all’anno precedente (dato GfK_Week 33).

Dopo l’espansione in Abruzzo, sono oggi 104 i punti di vendita Euronics-Siem, divisi fra diretti (27) e affiliati (77), concentrati sopratutto in Puglia.

“Oggi in Puglia abbiamo superato il 40% di quota mercato -aggiunge Matteo La Torre, fondatore e Presidente di Siem- un risultato possibile grazie alla solidità e alla credibilità della nostra azienda”.

Matteo La Torre (a destra), presidente di gruppo Euronics-SIEM, e Raffaele La Torre, amministratore delegato del gruppo

La famiglia La Torre ha organizzato, con tutti i suoi affiliati e alcuni fornitori partner, un’occasione di incontro e confronto sulle strategie commerciali e di futuro sviluppo. La convention per gli affiliati rappresenta, come sempre in questi casi, un momento di relazione e motivazione per Siem: “Abbiamo voluto riunire la nostra forza vendita e la rete di affiliati, per diverse ragioni e diverse finalità -precisa Raffaele La Torre, Ad del Gruppo- fra le quali l’esigenza di consolidare il loro rapporto con l’industria, dando la possibilità a chi opera localmente di intrecciare una relazione personale e più diretta con i brand. Grazie all’esposizione e alla formazione organizzata con i marchi partner sulle referenze più innovative, diamo l’opportunità a tutti di vedere, approfondire e confrontare le varie offerte sul mercato, per conoscere al meglio i prodotti e fare quindi migliore consulenza di vendita”.

 

 

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Zara: a Milano lo store con il QRcode

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ZARA_CORSO VITTORIO EMANUELE

L’insegna riapre le porte del suo emblematico negozio di Corso Vittorio Emanuele a Milano, il primo aperto in Italia. Zara ha scelto un progetto diretto dall’architetto spagnolo Elsa Urquijo, in grado di evocare lo spirito della sala cinematografica che aveva occupato l’edificio tra il 1941 e il 1999 e di integrare le soluzioni più attuali adattate al negozio del XXI secolo. Il punto di partenza dell’intero concetto architettonico è l’atrio di ingresso che valorizza la doppia scalinata a ferro di cavallo, il mosaico che decora le pareti e il lampadario centrale, realizzato in vetro di Murano. Come arredamento del negozio sono state ideate delle piattaforme massicce nelle tonalità tostate e terra che si plasmano per adattarsi alle forme architettoniche dell’edificio. Ciò consente di raggruppare le collezioni in quattro o cinque zone indipendenti in ogni piano, permettendo un contatto più diretto dei clienti con la moda.

Il negozio (3.500 mq) incorpora inoltre le ultime tecnologie orientate al cliente tra le quali un Punto Automatizzato di Raccolta, un distributore intelligente che permette ai clienti di ritirare gli invii quando lo desiderino, dopo aver inserito il codice QR o il PIN che avranno ricevuto per e-mail al momento della conferma dell’ordine. In solo pochi secondi, questo Punto Automatizzato, in grado di gestire 900 pacchi contemporaneamente, può localizzare l’invio selezionato e consegnarlo al cliente senza attese. Lo store è inoltre munito di specchi interattivi dotati di RFID in grado di identificare i capi che interessano ai clienti permettendogli di visualizzare diversi suggerimenti di abbinamento con altri capi e accessori selezionati dal team specializzato di stylist e stilisti del marchio. All’interno dell’edificio sono stati inseriti degli schermi di cui uno curvo di 9 metri di altezza che occupa il piano terra e il primo piano, e un altro di 21 metri che sale a tutti i piani del negozio e che si trova vicino alle scale mobili, attraverso i quali vengono fornite informazioni costantemente aggiornate sulle ultime collezioni.

Nei suoi quattro piani ospita le sezioni Donna (Woman, Basic e TRF) e Bambino, alle quali si aggiunge la nuova sezione online, dedicata all’acquisto e alla raccolta di ordini realizzati su internet. La sezione Uomo aveva già il suo spazio indipendente di 800 mq situato nell’edificio adiacente ed è stata completamente rinnovata nel 2017. Il negozio, nel rispetto degli impegni ambientali del Gruppo, incorpora tutti gli elementi di sostenibilità dei negozi ecoefficienti di Inditex, cosa che si traduce in un risparmio medio del 20% in elettricità, con la conseguente riduzione di emissioni, e fino a un 40% nel consumo d’acqua rispetto a un negozio convenzionale.

Il presidente Pablo Isla spiega: “È un negozio unico e presenta un design architettonico eccezionale in un ambiente unico, e allo stesso tempo propone le ultime tecnologie orientate sia a soddisfare le nuove esperienze di acquisto del cliente, sia ad approfondire il nostro forte impegno con la Sostenibilità. È senza dubbio un punto di riferimento nel nostro caratteristico modello di integrazione di negozi e online”. Isla sottolinea che, entro il 2020, tutte le catene del gruppo potranno contare su uno stock integrato nei loro rispettivi punti di vendita. “Questo significa – precisa – che si potranno consegnare ai clienti ordini online da qualsiasi negozio di ogni marchio, in tutti i Paesi dove i brand sono presenti anche fisicamente”. Sul piano di eco-efficienza aggiunge: “Prevediamo che sempre entro il 2020 tutti i negozi worldwide vi  aderiranno”.

 

 

 

L'articolo Zara: a Milano lo store con il QRcode è un contenuto originale di Gdoweek.

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